Il comune vuole “evitare la sospensione delle attività, in particolare la chiusura del Museo Marino Marini, “che recherebbe un grave danno alla città” con il conseguente spostamento delle opere a Firenze
Il Comune di Pistoia ha incaricato un legale esterno, l’avvocato Alessio Colomeiciuc, affinché valuti le eventuali iniziative giudiziarie da intraprendere per evitare la sospensione delle attività della Fondazione Marino Marini – decisa dal cda della stessa Fondazione, con voto contrario del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi – e lo spostamento delle opere del celebre scultore dal Palazzo del Tau di Pistoia a Firenze.
L’esigenza dell’amministrazione comunale, si spiega, è “evitare la sospensione delle attività, in particolare la chiusura del Museo Marino Marini, che recherebbe un grave danno alla città privandola, senza giustificazione alcuna, non solo di un centro espositivo di indiscusso valore artistico, storico e culturale, ma anche di una parte dell’identità stessa di Pistoia. Per il momento la Fondazione nulla ha fatto sapere circa le modalità di sospensione dell’attività”, annunciata nei giorni scorsi dopo la decisione del cda di ricorrere contro il vincolo di pertinenza posto dalla Soprintendenza e che sancisce “l’indissolubile legame tra le opere del maestro e il Palazzo del Tau”.
Lunedì scorso il sindaco Tomasi, insieme ai consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione e a “tanti cittadini”, ha anche partecipato alla mobilitazione per la tutela della opere di Marini, ribadendo “la piena disponibilità dell’Amministrazione comunale a valorizzare la collezione del maestro a Pistoia attraverso un progetto di potenziamento del museo, sul quale il Comune negli anni ha già investito molte risorse sia in termini economici che di personale e di collaborazione con le altre istituzioni culturali della città”.