L’Auditorium Flog di Firenze diventa il set di un grande party in occasione della chiusura dell’edizione 2018 del Festival Musica dei Popoli: protagoniste due band, BARO DROM Orkestar e FANFARA STATION, che della contaminazione, del ritmo e della ricerca musicale hanno fatto la loro cifra stilistica. Sabato 10 novembre dalle 21.30
Con più di 400 concerti in Europa, tra festival, teatri e club, con tre dischi all’attivo e tantissime collaborazioni la BARO DROM è una delle più belle realtà nel panorama della world music. Il quartetto nato con la passione per le ritmiche infuocate dell’est Europa e per le melodie del Mediterraneo, ha negli anni sviluppato un proprio linguaggio originale. Nelle nuove composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane. Ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con le melodie della fisarmonica e del violino, sentire vecchi farfisa e un contrabbasso distorto cadenzare il passo di danze ipnotiche. Un mondo sonoro inedito che non tradisce però l’energia e lo stile che ha sempre contraddistinto la band.
BARO DROM Orkestar presenta in occasione della Festa di sabato 10 novembre il nuovo disco “Nisba”, produzione che vedetante prestigiose collaborazioni: l’oud di Achref Argui, il liuto cantabile di Mauro Palmas, il flauto di Massimo Giuntini e la tromba di Nicola Cellai, oltre alla neonata collaborazione con Andrea Locci, che ha impreziosito l’artwork dell’album con le sue visionarie opere d’arte.
FANFARA STATION è caratterizzato da uno stile musicale meno ‘tradizionale’, con tre musicisti e due loop station usate per sovraincidere le tracce e manipolare i suoni acustici ed elettronici. Sono solo 3 sul palco, ma rendono la forza di un’orchestra di fiati, mixandola a elettronica e ritmi e canti del Maghreb. FANFARA STATION celebra l’epopea delle culture musicali della diaspora africana e dei flussi che da sempre uniscono il Medio Oriente al Maghreb, all’Europa e alle Americhe.
Il progetto è composto da Marzouk Mejri, cantautore e polistrumentista tunisino considerato uno dei migliori percussionisti sulla scena italiana, il trombettista e manipolatore elettronico statunitense Charles Ferris, esperto delle diverse tradizioni musicali del mondo e Marco Dalmasso, DJ e produttore torinese che negli anni ha sviluppato uno stile assai personale, partendo dall’elettronica e contaminandola col blues, il jazz e il folk.
Una festa di ritmi e suggestioni tra tradizione, nuances esotiche e sonorità contemporanee tutta da ballare, per chiudere in bellezza il Festival MUSICA DEI POPOLI che da sempre promuove il melting pot musicale e la scoperta di nuove commistioni musicali
Segue Dj Set con FOLIE A DEUX a ingresso libero – ingresso ai 2 concerti € 8