Firenze, La commissione cultura del Consiglio regionale della Toscana in merito all’argomento musica “sta valutando la proposta dell’istituzione di una ‘Music commission‘ e l’estensione della nozione di ‘residenza’ anche alle residenze musicali”.
Lo ha detto la presidente della commissione, Cristina Giachi (Pd), dopo l’audizione dedicata agli operatori della musica dal vivo, che rientra nell’ambito degli Stati generali della Cultura. “Si cominciano a configurare – spiega ancora Giachi – le proposte concrete di aggiornamento e modifica della legge quadro sulla cultura”. Tra queste, considerata valida anche la proposta di istituire percorsi di formazione professionale per dee-jay.
Luca Zannotti del coordinamento informale della rete dei promoter della Toscana ha sottolineato le difficoltà di un settore “dove serpeggia un senso di gravosa rassegnazione, dove festival storici rischiano di chiudere e dove spariscono nel silenzio i live club”. Tra le proposte di Zannotti ha chiesto “agevolazioni e incentivi per nuovi live club, tutele elementari per i lavoratori, la certezza nella partecipazione ai bandi e la creazione di una Music commission che possa guidare la filiera, ma anche la creazione di un albo e un’offerta formativa specializzata”.
Gianni Pini dell’Associazione Music Poll ha parlato di un confronto proficuo “per dare una struttura a un mondo falcidiato dalla pandemia” e si è detto d’accordo sulla creazione di una Music commission. Alessio Biancucci di KeepOn Live, associazione di categoria di live club e festival italiani, ha chiesto alle istituzioni di fare presto “perché si sta perdendo un patrimonio culturale e artistico. Le risorse per i festival per il 2022 che non superavano i 25mila euro sono inadeguate, anche perché si tratta dell’unico settore che avvicina i giovani agli spettacoli dal vivo. La politica sulle giornate di lavoro va poi ampiamente rivista non rispondendo alle esigenze di un lavoro saltuario”.