Cappotto di 6-0 del Napoli che ha battuto la Fiorentina nell’anticipo domenicale della 18/a giornata di serie A, salendo al terzo posto in classifica e agganciando la Roma a quota 34 punti, in attesa di Inter-Juve di stasera.
La Fiorentina, che resta 14/a a 18, è stata travolta dal Napoli già nel primo tempo con le reti di Insigne, Demme, Lozano e Zielinski, mentre nella ripresa ancora Insigne, su rigore, e Politano hanno completato il cappotto.
Periodaccio questo per il Presidente della Acf Fiorentina Rocco Commisso, arrivato da poco dagli Stati Uniti, che già aveva dovuto subire pochi giorni fa, la grande delusione del responso sfavorevole del Mibact, per quanto riguarda un restyling radicale dello stadio Artemio Franchi, e che oggi è stato testimone in tribuna della disfatta viola.
La partita prende subito una piega favorevole per i padroni di casa che, dopo il gol di Insigne, che arriva in soli quattro minuti, hanno il merito di sfruttare al meglio gli spazi che inevitabilmente la squadra di Prandelli è costretta a lasciare non presidiati.
Il Napoli trova la rabbia e la cattiveria giuste, quelle che servono per indirizzare favorevolmente una partita. È il ‘veleno’ più volte chiesto da Gattuso a suoi uomini, un messaggio che per troppe volte la squadra non aveva recepito.
Nel primo tempo gli azzurri vanno in gol quattro volte e chiudono in pratica la partita. Alla marcatura di Insigne seguono quelle di Demme al 35′ – gli assist sono in entrambe le circostanze di Petagna – di Lozano al 38′ e di Zielinski al 45′. In tutte le circostanze le realizzazioni arrivano al culmine di azioni veloci, in cui gli uomini di Gattuso si muovono a memoria e quasi sempre con grande padronanza tecnica nel trattamento del pallone.
Il gol di Lozano, in particolare, nasce da una splendida azione di Insigne che si incunea nella difesa dei toscani, resiste al contrasto di quattro avversari e serve con un preciso diagonale rasoterra il messicano che anticipa Dragowski ed insacca.
La Fiorentina fa quello che può, ma la squadra non ha idee e in troppi momenti della partita appare allo sbando, completamente in balia dell’avversaria.
In qualche occasione la squadra di Prandelli riesce a rendersi pericolosa, ma sul piano difensivo il Napoli, che deve fare a meno in mediana di Ruiz, bloccato dal Covid, trae un notevole giovamento, rispetto alla più recenti prestazioni, dalla presenza di Demme che rispetto allo spagnnolo è più veloce e concreto.
Nel secondo tempo la Fiorentina si lancia coraggiosamente all’offensiva nel tentativo, quanto meno, di ridurre lo svantaggio. La difesa del Napoli, però, è attenta e non concede ai viola occasioni particolarmente favorevoli per andare in gol.
È invece il Napoli a incrementare ulteriormente il punteggio grazie a un calcio di rigore, concesso dall’arbitro per un fallo di Castrovilli su Bakayoko e trasformato da Insigne. A un minuto dalla fine gli azzurri segnano anche il sesto gol grazie a Politano che conclude con un rasoterra vincente un’azione personale.
Nella fase finale della gara Gattuso utilizza gli uomini della panchina e tra l’altro fa debuttare in serie anche il diciannovenne Cioffi che entra in campo al posto di Insigne. Lo stesso fa Prandelli, ma l’esito della partita non cambia e la Fiorentina chiude la gara con una sconfitta pesantissima che impone ora all’allenatore di ricostruire il morale della squadra.
Le scuse di Prandelli: “Chiedo scusa ai nostri tifosi: abbiamo perso 6-0 e non abbiamo nessun ammonito. Il terzo gol, con Insigne che fa slalom tra cinque nostri giocatori, e’ l’emblema della nostra partita – ha detto il tecnico viola a Dazn – E’ assurdo. Ora dobbiamo solo stare zitti e lavorare”.
“E’ clamorosamente difficile spiegare – ha aggiunto Prandelli – Siamo nella parte bassa della classifica, e da li’ non possiamo pensare sempre solo a costruire gioco”.
“Cosa diro’ domani alla squadra? Nulla, faro’ vedere i cinque secondi di quell’azione, con Insigne in mezzo a cinque libero di agire…”, ha aggiunto Prandelli.
“Giornate così possono capitare, capitano anche alle grandi squadre: ma i veri uomini sanno reagire e rialzarsi”. Prandelli ha anche parlato delle parole di Giancarlo Antognoni, che prima della partita di Napoli non aveva chiuso le porte a possibili interventi sul mercato, di fronte alle ipotesi Papu Gomez o Pato.
“Con la sua classe cristallina, Antognoni e’ in grado di individuare i profili adatti a questa squadra. Ma in questo momento non mi sembra consono parlare di mercato, io devo pensare a lavorare sulla squadra”.
Le formazioni:
Napoli (4-2-3-1): Ospina, Hysaj, Manolas (33′ st Rrahmani), Koulibaly, Mario Rui, Demme, Bakayoko, Lozano (16′ st Politano), Zielinski (28′ st Elmas), Insigne (33′ st Cioffi), Petagna (28′ st Mertens). (1 Meret, 16 Contini, 19 Maksimovic, 31 Ghoulam, 68 Lobotka, 18 Llorente). All.: Gattuso.
Fiorentina (3-4-2-1): Dragowski, Milenkovic (40′ st Martinez), Pezzella, Igor, Venuti, Amrabat (40′ st Borja Valero), Castrovilli (28′ st Pulgar), Biraghi, Callejon (28′ st Bonaventura), Ribery (1′ st Kouame), Vlahovic. (1 Terracciano, 12 Ricco, 22 Caceres, 27 Barreca, 28 Montiel, 92 Eysseric, 29 Krastev). All.: Prandelli. Arbitro: Chiffi di Padova.
Reti: nel pt 4′ Insigne, 35′ Demme, 38′ Lozano, 45′ Zielinski; nel st 26′ Insigne (rig), 44′ Politano. Angoli: 4-1 per la Fiorentina. Recupero: 3′ e 0′.
Ammoniti: Insigne per comportamento non regolamentare.