A Firenze “registro una vittoria in tutti i Comuni dove si e’ votato. Al primo turno a Impruneta e a Marradi, al ballottaggio a Campi Bisenzio che e’ uno dei Comuni piu’ grandi della Toscana. Questo significa che il modello Firenze puo’ e deve funzionare”. Lo sottolinea il sindaco Dario Nardella commentando i ballottaggi di ieri e la sonora sconfitta del Pd in Toscana. “Per noi non cambia niente”, assicura Nardella rispondendo ai giornalisti.
“Continueremo a lavorare, stando in mezzo alla gente, affrontando i problemi dei cittadini come stiamo facendo. Lo faremo con umilta’, tenacia, stando uniti e senza prestare il fianco a divisioni, polemiche o fratture”. Perche’ “queste cose i cittadini non le sopportano piu'”.
Certo, i risultati nazionali e toscani di Pisa, Siena e Massa, pesano. “Il gruppo dirigente nazionale ha fallito di nuovo: ne deve trarre le conseguenze immediatamente, perché così non possono andare avanti”. “L’ho già detto da molto tempo – ha aggiunto, a margine dell’assemblea dei soci di Conad del Tirreno oggi a Firenze – si deve cambiare per davvero: cambiare idee, cambiare persone, cambiare metodo, ripartire dalle persone, ripartire dalle città e ripartire da un nuovo gruppo dirigente”. Nardella ha poi risposto a chi gli chiedeva se fosse auspicabile un ritorno di Matteo Renzi come leader del Pd, come prospetta un finto tweet che gira da stamani sui social network: “Non commento i tweet finti – ha detto – e comunque almeno questa volta mi aspetto che non diano la colpa a Renzi per quello che è successo ieri”.
Detto questo, spiega, “se si fa il raffronto dove si e’ vinto, per me l’analisi e’ molto semplice: si vince dove si sta in mezzo alla gente, dove si lavora sodo per risolvere i problemi quotidiani dei cittadini e non si litiga. Si perde- conclude -dove i partiti e le coalizioni sono divise, dove i candidati arrivano all’ultimo momento e non si danno risposte quotidiane e concrete ai cittadini”.