Firenze, sindaco di Firenze, Dario Nardella, parlando coi cronisti a margine di una iniziativa dell’associazione dei locali storici di Fipe-Confcommercio, ha proposto di estendere l’Art bonus, un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, dato di solito a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico, anche a chi destinasse donazioni ai locali storici.
“Tenendo conto che le imprese dei locali storici sono un numero molto ridotto, come ci hanno detto anche i rappresentanti della Confcommercio – ha detto Nardella – io penso che potrebbe essere un’idea da considerare quella di estendere l’Art bonus”.
“Penso che questa misura si possa estendere gradualmente – ha spiegato – anche a immobili di proprietĂ privata dove c’è un evidente interesse culturale che riguarda la comunitĂ . Sono convinto che il compito di promuovere e tutelare il patrimonio culturale del nostro paese non spetti solo ai poteri pubblici, ma spetti anche alla societĂ civile, al mondo delle imprese. Per questo il mondo dell’impresa va aiutato”.
Secondo Nardella “è giusto che un locale storico sia sottoposto anche a un regime di vincoli particolari, per cui non lo puoi trasformare, ma è anche altrettanto giusto sostenerlo con politiche fiscali molto coraggiose. A Firenze abbiamo ad esempio adottato l’abbattimento dell’Imu per i locali storici, a patto che il proprietario riduca il canone al locatario gestore. Penso che l’Art bonus per i locali storici, così come l’abbattimento dell’Imu, siano due misure alla portata del governo”.