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Nardella: Governo fabbrica di reati per fare consenso

Dario Nardella

Per l’Eurodeputato del Pd Dario Nardella, ospite negli studi della Controradio WebTv, il Governo è diventato una fabbrica di nuovi reati per creare consenso senza risolvere i problemi reali.

Il Ministro degli Interni Piantedosi viene a Firenze, come annunciato da giorni, per partecipare al Comitato per l’ordine e la sicurezza. Presenti, tra gli altri, la Prefetta e la Sindaca di Firenze. Il tema è quello dibattuto per mesi. Reati connessi all’overtourism, gang di quartiere, spaccio in alcune zone diventate critiche, diffusione su larga scala del crack con conseguenze anche sul tema della violenza, spaccate ai danni di commercianti già in crisi. Il tutto il una città di 400 mila abitanti che ogni anno vede passare 14 milioni di turisti. Un bel rebus, non c’è dubbio. Migrazioni, marginalità, nuove povertà, perdita del lavoro, i temi che si innervano attorno al grande ramo che va sotto il nome di sicurezza. Ma su questo, dice l’ex Sindaco di Firenze ed Eurodeputato del Pd Dario Nardella, ospite della Controradio Web Tv, il Governo ha già chiaramente mostrato le proprie ricette. Nardella dice che Piantedosi: “è chiamato a dare risposte anche sulle città cosiddette medie o medio grandi, come Firenze. Chiederei un impegno a tutto tondo sull’Italia perché mancano, come dicono i sindacati circa 25 mila unità tra poliziotti e carabinieri. Non c’è un tema Firenze, c’è un tema sicurezza in Italia che si lega anche all’immigrazione illegale che il Governo non sta minimamente affrontando. Bisogna superare la legge Bossi Fini, regolarizzare molti giovani immigrati che possono essere utili al mondo del lavoro ed evitare che finiscano nel giro della criminalità”. Insomma ci vorrebbe un approccio complesso ad un fenomeno complesso. Ma – dice sempre Nardella – il Governo si è trasformato in una fabbrica che produce solo nuovi reati, per allargare il consenso senza risolvere i problemi reali. Parla per tutti il nuovo DDL Sicurezza appena approvato. Nel dettaglio. Vengono introdotti oltre 20 nuovi reati, tra cui il reato di “rivolta” all’interno degli istituti penitenziari e centri di accoglienza per migranti, punibile con pene severe. Anche la resistenza passiva, definita “norma anti-Gandhi”, sarà punita​. Viene criminalizzata la partecipazione a sit-in che bloccano strade o binari, trasformando ciò che prima era solo una sanzione amministrativa in un reato penale, con pene più severe se il fatto è commesso in gruppo. Sono inoltre aumentate le pene per i danni causati durante le manifestazioni. La “cannabis light” viene equiparata alla cannabis stupefacente. Sono vietati il commercio e la lavorazione di prodotti derivati dalla canapa con un THC superiore allo 0,2%​. Gli agenti di polizia potranno portare alcune armi anche fuori servizio senza licenza. Saranno dotati di bodycam e avranno accesso a fondi per coprire le spese legali se accusati di reati collegati al servizio​. Chiaro? Problemi complessi, risposte drammatiche.

Puoi riascoltare la versione integrale dell’intervista a Dario Nardella cliccando qui.

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