Firenze, il sindaco della città Dario Nardella ha parlato in merito all’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 della Città metropolitana di Firenze.
“La manovra del governo ha totalmente ignorato le Città metropolitane tanto che a Firenze dobbiamo approvare un bilancio che prevede il 25% in meno di entrate provenienti da trasferimenti o contributi, ci sono quindi pochissime risorse da parte dello Stato, il che suona anche come una beffa perché ogni anno la Città metropolitana trasferisce allo Stato 50 milioni di euro e ne riceve indietro a questo punto 10 milioni, in più le imposte ed i tributi già dal 2015 sono al massimo, non si possono aumentare”. Il sindaco Nardella ha proseguito: “Se aggiungiamo che la crisi del mercato automobilistico grava sulla principale imposta, l’Ipt, che riguarda proprio le Città metropolitane e le Province allora è facile arrivare ad un bilancio di guerra che risente anche della crisi energetica e degli aumenti dei costi energetici, che risente della depressione economica e citavo il mercato dell’auto, pertanto dobbiamo fare grandi sacrifici e tutto questo non comporterà aumento di imposte o di tributi a carico di cittadini o delle imprese della Città metropolitana però comporterà sicuramente una riduzione dei servizi da parte dell’ente metropolitano sul territorio”.
“Mi auguro – ha concluso il sindaco Nardella – che nei prossimi mesi il governo cambi passo sulle Città metropolitane, porti avanti una riforma complessiva di questi enti, cosa che noi chiedevamo anche ai governi precedenti per completare quella trasformazione iniziata nel 2014 con la legge Delrio ma soprattutto trovi delle soluzioni economiche per 14 Città metropolitane che sono anche il motore principale dell’economia del Paese. Nelle 14 Città metropolitane si concentra il 35% della popolazione italiana e quasi il 40% del Pil italiano. Il fatto che questi enti non siano neanche menzionati nella manovra del governo Meloni la dice lunga su quanta disattenzione o addirittura ostilità ci sia da parte del nuovo esecutivo verso queste realtà metropolitane che sono fatte di cittadini, di imprese e istituzioni che potrebbero fare molto di più per il paese e con questo fardello e con questi tagli hanno purtroppo le gambe tagliate”.