Il sindaco: “faremo un concorso internazionale per un’operazione di livello mondiale”. Investimento di mezzo miliardo di euro, compresi parcheggi e aree commerciali. “La Fiorentina? Interlocutore privilegiato, ma decide il comune” dice Nardella.
Una grande sfida di livello internazionale, all’altezza della storia e del prestigio della città di Firenze, che richiami le migliori menti del mondo per partecipare alla realizzazione di un progetto in grado di conservare il monumento (lo stadio Franchi) ed allo stesso tempo di garantire una moderna fruizione delle partite, ed anche un investimento sostenibile. Uno stadio green, all’avanguardia tecnologica, che non consumi suolo e rappresenti un puntO di attrazione per fiorentini ed appassionati di sport. Dopo la lettera del MIBACT (che, dice il sindaco “ha avuto il pregio di chiarire finalmente in maniera ufficiale cosa si possa fare e cosa no dello stadio Franchi”, e dopo le parole di Commisso (“per noi partita chiusa” aveva etto il patron della Viola) Nardella decide di fare da solo e rompe gli indugi: il nuovo stadio per la Fiorentina lo realizzerà il comune , ristrutturando l’opera del Nervi con l’ausilio di un concorso internazionale “di altissimo livello” ed un investimenti di 400/500 milioni di euro, che rappresenti anche un’occasione di rinascita per il quartiere di Campo di Marte. Il tutto in tempi rapidi, con la prima pietra entro il 2024, e senza costi aggiuntivi per la collettività.
“Prendiamo atto della decisione della Fiorentina di considerare i lavori del Franchi di considerare il Franchi un capitolo chiuso -ha chiarito Nardella in conferenza stampa- pertanto faremo tutto noi. Fa parte del patrimonio della città e non possiamo permetterci di non onorarlo e di abbandonare una struttura come questa” .
Stando alle parole del sindaco, “la prima fase partirà già a febbraio, quando i muratori andranno ad intervenire sulla sicurezza, per un investimento da 300 mila euro. Nel prossimo anno, poi, si investiranno 7 milioni per il miglioramento sismico“.
Per quanto riguarda in particolare il il restyling, Nardella ha affermato che si è deciso “di realizzare un concorso internazionale di progettazione di altissimo livello che ci permetterà di dare a Firenze un risultato di qualità. Il concorso verrà già presentato quest’anno per arrivare all’assegnazione entro il 2023, e far iniziare i lavori entro la fine del mandato”
“Dal punto di vista economico- ha sottolineato Nardella – peseremo di un euro sui cittadini rispetto a quanto già il Comune spende oggi per il Franchi. Questo perché punteremo ad attivare tutti i canali di finanziamento possibili, puntando ad un finanziamento a tasso 0, con la Banca Europea degli Investimenti, la Cassa depositi e Prestiti e il fondo sportivo. Prevediamo anche un rientro con l’adeguamento della concessione dello stadio e delle aree commerciali. Vogliamo anche costruire il museo della storia della Fiorentina.”.
“Se l’attuale proprietà della Fiorentina intende costruire un nuovo stadio fuori dal Comune, è libera di farlo. Noi però andiamo avanti col Franchi perché non può essere lasciato abbandonato. Il rapporto con Commisso è sempre stato ottimo e tra noi non c’è mai stato uno screzio. daremo grandissima attenzione alla Fiorentina nel percorso progettuale dello stadio. Se facciamo i lavori è perché la Fiorentina possa giocare in questo stadio e i tifosi possano seguirla al meglio. Ovviamente sarà con una posizione diversa rispetto a due soggetti che realizzano insieme un tale progetto. Se poi la proprietà intenderà entrare per la gestione degli spazi commerciali, sicuramente a questo siamo aperti“ ha concluso Nardella.