Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, oppositore del presidente Erdogan, è stato arrestato dalla polizia che ha fatto irruzione in casa sua.
Le accuse sono di “estorsione, corruzione, frode e turbativa d’asta da parte di un’organizzazione criminale” e “favoreggiamento” del Pkk. I principali partiti di opposizione hanno contestato l’arresto. Ordinata la chiusura temporanea di alcune fermate della metropolitana, tra cui quella della centrale piazza Taksim, per impedire proteste da parte dei sostenitori del sindaco. Vietate fino al 23 marzo le manifestazioni politiche e letture pubbliche di comunicati stampa.
“Sono in contatto con lo staff del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu. La situazione nella metropoli turca è pesantissima, pare che il governo abbia vietato tutte le manifestazioni politiche fino a lunedì e abbia imposto il blocco della metropolitana e di altri mezzi pubblici nella metropoli per impedire una mobilitazione dei cittadini.
L’arresto del sindaco Imamoglu e di altri cento suoi collaboratori è un fatto grave e inaudito che getta un’ombra pesante sul livello di democrazia in Turchia. La comunità internazionale e l’Unione europea devono mobilitarsi immediatamente per impedire un’escalation antidemocratica in Turchia”.
Così Dario Nardella, ex sindaco di Firenze e deputato al Parlamento Europeo (Pd- S&D), sull’arresto di Imamoglu da cui era stato in visita appena due settimane fa.”Imamoglu – prosegue Nardella – è l’unico candidato ufficiale a guidare il partito repubblicano CHP e stava partecipando alle primarie in questi giorni. La possibilità che sia il prossimo candidato alla presidenza della Turchia e la sua grande popolarità nel paese sono evidentemente considerate una minaccia dal governo in carica. Tutto questo è inaccettabile. Molti esponenti del parlamento italiano e del parlamento europeo si stanno attivando per protestare contro questo grave attentato alla democrazia così come i sindaci europei”.