Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, oggi a Pistoia dove ha partecipato all’incontro ‘Verso una nuova metropoli? Pistoia, Prato, Firenze’, insieme al sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e al vicesindaco di Prato Simone Faggi
“L’acqua toscana torni ai toscani”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, oggi a Pistoia dove ha partecipato all’incontro ‘Verso una nuova metropoli? Pistoia, Prato, Firenze’, insieme al sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e al vicesindaco di Prato Simone Faggi. “Noi – ha aggiunto Nardella – abbiamo una società, Publiacqua, che condividiamo con Acea, che è una società in gran parte di proprietà del Comune di Roma, quindi i miei cittadini pagano la bolletta dell’acqua e riscuote il Comune di Roma”.
Nardella, sollecitando maggiore collaborazione fra le tre città della Toscana centrale, ha poi aggiunto “Io credo sulla necessità di passare dai contenitori ai contenuti, perché è vero che abbiamo la città metropolitana di Firenze che è una novità istituzionale e le altre due province, Prato e Pistoia, ma è altrettanto vero che sarà necessario completare la famosa legge Delrio, che ha riformato il settore delle province e delle città metropolitane, che ora non sono né carne né pesce”.
Per il sindaco di Firenze occorre “più collaborazione tra i diversi enti, tra la politica e le istituzioni, e la necessità di remare nella stessa direzione, ad esempio sul fronte dello sviluppo delle infrastrutture, la possibilità di condividere esperienze, a partire ad esempio dai servizi al cittadino”.