Firenze, nella mattina di oggi, 17 novembre, il sindaco Dario Nardella è stato ospite in collegamento a ‘Omnibus’ su La7.
Il primo cittadino a proposito del futuro del suo partito, il PD, ha detto: “Non so cosa Letta deciderà di fare sabato all’assemblea. Io parteciperò ma per me conta un aspetto, non litigare sul tempo che sia troppo o poco, ma impegnarsi perché questo tempo sia speso bene. Ripartiamo dai 5,2 milioni di voti, non sono poco, dobbiamo ampliare il nostro bacino di elettori. Non farei il congresso sulla nostra vicinanza al Terzo Polo o al Movimento 5 stelle. Non dobbiamo seguire i consigli di chi pretende di fare il congresso del PD dall’esterno”.
“Non possiamo dare a qualunque segretario arrivi una delega in bianco sulla definizione dell’identità del PD – ha aggiunto -. L’identità ce la dobbiamo dare tutti insieme su dei valori comuni e poi ci si confronta anche duramente sulla scelta della leadership. Si affronti la questione del governo con una opposizione forte, si organizzino incontri col mondo giovanile, del lavoro per riflettere sull’identità del PD”. Per Nardella “Non possiamo affrontare un congresso così cruciale per l’identità del PD dividendoci sui soggetti con cui ci dobbiamo alleare. Le alleanze vengono dopo, prima viene il profilo della nostra identità”.
Il primo cittadino fiorentino ha espresso il suo punto di vista anche in merito alla questione immigrazione. Secondo Nardella il ministro dell’Interno Matteo “Piantedosi ha detto una ovvietà, che gli immigrati irregolari non devono entrare in un Paese. Peccato che dal Viminale è partita una lettera ai prefetti italiani a cui chiede di ospitare 2mila immigrati insieme ai sindaci delle città interessate, e non poteva essere diversamente anche perché in queste tre settimane non è stato accompagnato al confine nessun immigrato irregolare. L’impressione è che Piantedosi sia sulla difensiva in un contesto dove l’azione di governo è condizionata dalle spinte di Salvini, che non ha alcun interesse ad affrontare la questione immigrazione in modo serio e pragmatico”. Il sindaco ha ricordato che “il centrosinistra ha investito molte energie sul fronte dei paesi africani, Gentiloni ha investito con relazioni diplomatiche, con energie economiche”.
Infine, Nardella ha anche esposto il suo pensiero in merito alla candidatura della Moratti in Lombardia sottolineando che “Per quanto possa essere stimata, Moratti è un esponente politico di centrodestra, il terzo polo lombardo scegliendola si sposta su quella posizione. Il PD lombardo a mio avviso oltre a dire no alla Moratti, deve mettere in campo un candidato forte e competitivo che abbracci tutto il centrosinistra. Con uno scontro nel campo del centrodestra tra Fontana e Moratti c’è molto spazio, la partita è molto aperta. In Lombardia il sistema elettorale è a turno secco – ha ricordato il sindaco – e si può vincere con il 35% dei voti. La partita è molto aperta. Il centrosinistra faccia il centrosinistra e trovi un’alternativa valida a due candidati che sono nello stesso schieramento”.