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Nardella: “Non abbiamo chiaro qual è il blocco sociale che vogliamo davvero rappresentare”

Bonaventura

Firenze, il sindaco Dario Nardella, a margine della presentazione della stagione 2022-23 del Teatro di Rifredi, ha fatto alcune valutazioni politiche sui risultati elettorali come la sconfitta a livello nazionale del Partito Democratico e la sua tenuta invece, a livello cittadino.

“Dobbiamo analizzare i voti, – ha spiegato il sindaco Nardella – il primo punto serio di crisi del nostro partito è che abbiamo perso la nostra missione. Non abbiamo chiaro qual è il blocco sociale che vogliamo davvero rappresentare. Dobbiamo fare un lavoro serio, anche doloroso ma necessario per ripartire da zero, cominciando da questa domanda: quali valore e quale parte dell’Italia il Pd rappresenta? A Firenze abbiamo vinto non perché Firenze storicamente è di sinistra, anzi. Abbiamo vinto perché abbiamo lavorato sulle periferie”.

Nardella ha ricordato che il successo di Firenze è perché il Comune è stato a “contatto con i ceti più poveri, abbiamo poi investito sulla sicurezza e affrontato temi che a sinistra sono tabù come la sicurezza urbana. Ci siamo anche differenziati da un’idea di sicurezza di destra proponendo una idea più attinente ai nostri valori. Abbiamo investito sul trasporto: non basta essere ambientalisti a parole, abbiamo messo da parte l’ambientalismo da salotto e ne abbiamo fatto uno concreto, pragmatico, investendo sulle tramvie e realizzando piste ciclabili. Abbiamo fatto poi un grande sforzo sulle politiche sociali: non li abbiamo mai tagliati”.

Il sindaco Nardella ha poi parlato anche “dell’attenzione agli anziani, ai senza tetto, alle persone svantaggiate. Abbiamo avuto un approccio sui temi dell’immigrazione molto pragmatico e non ideologico”.

“La vittoria a Firenze non nasce dal nulla, non nasce da un voto storico. Non esiste più un voto storico, le persone cambiano idea e lo abbiamo visto. Io credo che dobbiamo partire dalle buone esperienze che abbiamo nelle tante città, non solo a Firenze”.

E alla nostra domanda sull’eventualità di esportare quello che lui chiama modello Firenze a livello nazionale Nardella ha risposto: “Io non voglio imporre o esportare il modello Firenze. Parlo solo della nostra esperienza concreta di centrosinistra pragmatico, di governo della città che è più forte nelle periferie che nella Ztl”.

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