Firenze, il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine dell’inaugurazione del murales dedicato a Margherita Hack alla scuola Dino Compagni, realizzato dall’artista ucraino Aec Interesni Kazki, ha ribadito la sua posizione di supporto, anche con l’invio di armi, all’Ucraina.
“Io preferisco che l’Europa mandi armi all’Ucraina per difendersi invece che la nostra coscienza rimanga sporca per secoli perchĂ© abbiamo lasciato violentare donne e uccidere bambini – ha detto il sindaco Nardella – Io questo sulla coscienza non lo voglio. La soluzione è aiutare l’Ucraina a difendersi ma anche pretendere che la guerra finisca e quindi fare pressioni vere su Putin perchĂ© smetta di attaccare, interrompa questo attacco militare”.
“La pace si può raggiungere militarmente – ha aggiunto riferendosi poi ad alcune dichiarazioni del presidente del M5s Giuseppe Conte -. Sono stato a Kiev e ho visto le fosse comuni, come si può dire a Kiev che non si deve difendere militarmente? Se improvvisamente un Paese violento attaccasse l’Italia, noi chiederemmo o no aiuto militare agli altri Paesi? Io questo dico a Conte. Il presidente di un Paese aggredito militarmente non chiede aiuto? Io lo farei. Credo che sia sbagliato lasciare l’Ucraina a sĂ© stessa perchĂ© così la guerra non finirebbe. Ho incontrato Zelensky, non so se Conte lo ha incontrato: Zelensky ha detto che loro difenderanno le cittĂ fino alla fine, fino all’ultimo cittadino. Anche se non inviassimo armi saremmo responsabili di un genocidio di milioni di donne e bambini”.