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Nardella, sforzo immane ma scuole riaprono il 14

Nardella

?Firenze, “Oggi siamo in grado di dire che le scuole primarie e secondarie di Firenze apriranno in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle linee guida. Si tratta di 82 scuole, in molte abbiamo dovuto fare interventi di adeguamento e sono molto contento del risultato di questo lavoro”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella, durante una conferenza stampa, ha annunciato la riapertura delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di secondo grado il 14 settembre.

Gli asili nido, è stato spiegato, apriranno invece il 7 settembre. “Lo sforzo – ha aggiunto il sindaco nardella – è stato immane. Se guardiamo agli adeguamenti strutturali, come abbattimento di muri, ampliamento di locali e impiantistica, c’è un investimento di 1,25 milioni di euro, più 400mila euro per il condizionamento di alcune aule. Se guardiamo poi all’assunzione di personale a tempo determinato, docenti, ma anche esecutori, c’è un impegno economico di 1,4 milioni. Complessivamente per far ripartire i nostri nidi, le scuole dell’infanzia, scuole elementari e medie nel nostro comune c’è uno sforzo superiore ai 3 milioni di euro”.

“Rimane la criticità del trasporto e qui è necessario che il Governo ci venga incontro. Mi auguro che le nostre richieste sia raccolte in particolare la necessità di aumentare le quote di accesso ai mezzi pubblici da parte degli studenti. Lo stesso vale per gli scuolabus: mettere la distanza di un metro e la deroga nei percorsi di 15 minuti è praticamente infattibile. Possiamo fare molto di più – ha detto Nardella – ma il Governo deve metterci in condizioni di farlo”.

Presente alla conferenza stampa anche il cardinale Giuseppe Betori, che a luglio aveva messo a disposizione del Comune di Firenze gli immobili di proprietà della Curia in caso ce ne fosse bisogno: “Il 31 luglio – ha spiegato il cardinale Betori – mandai un messaggino al nostro sindaco dicendo ‘ci siamo, se c’è bisogno di spazi verifichiamo’. Poi siamo andati a verificare e da parte mia c’è stata grande delusione perché il ‘grande impero immobiliare della Chiesa’, come si usa scrivere, è una realtà fatta di immobili vetusti, di strutture piccole e inadeguate per cui delle 250 parrocchie dell’arcidiocesi siamo andati a estrarne circa una decina. Avremo voluto fare molto di più”.

“Poi di fatto – ha aggiunto Betori – di queste 10 possibilità che sono state studiate, al momento sono quattro le parrocchie che hanno ambienti adeguati”. L’arcivescovo di Firenze ha poi concluso dicendo che “anche solo il segno di una presenza di scuole all’interno di qualcuna delle nostre strutture ecclesiastiche è un segno importante per dire che alla Chiesa la scuola interessa”.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del Sindaco Nardella e del Cardinal Betori:

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