Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto con i giornalisti, a margine della riapertura della Galleria dell’ Accademia, parlando delle nuove misure adottate per il centro storico e in merito al piano ‘Rinasce Firenze’.
A Firenze, “abbiamo messo lo stop all’apertura di nuovi ristoranti in centro – ha esordito Dario Nardella -, lo stop a nuovi alberghi, salvo ovviamente situazioni specifiche che però dovranno essere analizzate caso per caso, ed abbiamo anche deciso di bloccare l’ingresso dei bus turistici giornalieri nel centro della città. Sono misure che si legano anche al post emergenza Covid, e che servono a filtrare e selezionare in modo più efficace il turismo in ingresso nel centro storico, a renderlo più vivibile, e poi favoriremo anche l’arrivo invece realtà imprenditoriali, di funzioni, università, residenza, proprio per diversificare l’immagine del centro storico ed il suo modello economico”.
Per Nardella, “questo non significa affatto che Firenze rinuncia ai suoi turisti, anzi noi punteremo a richiamare i visitatori da tutto il mondo perché c’è bisogno di avere di nuovo il turismo che ama la città ma lavoreremo per un turismo diverso”. “Un turismo più consapevole – ha aggiunto -, che ama di più la città, la rispetta, un turismo che rimane in città più tempo. Quello che abbiamo sempre detto diventa ora una battaglia irrinunciabile, e cioè combattere questo sfruttamento ‘mordi e fuggi’ dei luoghi del centro, e farlo con misure efficaci”. “Direi che già queste tre misure che abbiamo detto sono assolutamente innovative – ha concluso il sindaco -, nessun altra città in Italia, soprattutto le città turistiche, hanno messo in campo un piano di sforzi di questa entità”.
“Stanno incominciando a contattarci in molti – ha spiegato Nardella -, da tutte le parti del mondo. Io sto facendo interviste con televisioni e giornali di tutto il mondo perché c’è grande interesse per questo fondo ‘Rinasce Firenze’. E’ un fondo di aiuto ma che serve per guardare in avanti. Ci serve a dare quelle risorse per mantenere meglio il patrimonio culturale in questo momento di difficoltà economiche, mantenere meglio la città, e rilanciarla anche dal punto di vista degli eventi. Quindi siamo abbastanza ottimisti sul fatto che arriveranno delle risposte”.
“E’ ovvio che Firenze non è l’unica città in queste condizioni, è tutto il mondo – ha aggiunto ancora Nardella -: da New York a Parigi, a Venezia, però certamente Firenze è patrimonio dell’umanità ed è considerata da tutti un gioiello dell’umanità, qualcosa che non appartiene solo a chi ci abita ma a tutto il mondo”. Nardella ha poi spiegato che “nel mio viaggio che farò in Cina ed in tutti gli altri paesi del mondo presenterò un piano di attrazione per le università straniere, come è successo nel passato, negli anni ’50-’60-’70, con quelle americane. Ora credo che ci sia una stagione per una nuova chiamata di centri di ricerca, istituti culturali, università straniere, che potremmo ospitare soprattutto nel centro di Firenze, ma non solo nel centro storico”.
Lorenzo Braccini