Lun 23 Dic 2024
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Nardella su migranti e futuro del Partito democratico

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, esponente del Partito Democratico, è intervenuto in collegamento video a L’Aria che Tira su La7.

In merito alla questione dei migranti, secondo il primo cittadino fiorentino, “i primi a non volere la solidarietà europea, e quindi a voler lasciare l’Italia da sola, sono proprio i governi amici del governo di destra attuale. È inutile evocare la solidarietà europea quando le quote obbligatorie sono state eliminate dal ministro Salvini per le pressioni dei sovranisti di Orban, di Morawiecki in Polonia, la stessa Le Pen in Francia”, ha aggiunto. Secondo Salvini “a forza di dire che ognuno deve difendere i propri confini nazionali – e infatti Orban non ha preso un migrante, la Polonia non ha preso un migrante -, a forza di dire così è chiaro che poi l’Italia diventa vittima della sua stessa strategia. Quando noi diciamo che ci vuole un’Europa forte nella quale costruire la solidarietà vera, io mi riferisco proprio a quello“.

Sul tema della futura dirigenza del Partito Democratico, Nardella è tornato a proporre l’idea di un sindaco a guida. “In Lombardia c’è lo spazio per trovare un candidato autorevole” a presidente della Regione, “che a mio avviso può essere l’espressione di ciò che in Lombardia la sinistra sta facendo con successo, governare le città. Noi abbiamo un sacco di città grandi – ha aggiunto – governate con successo da sindaci che sono stati eletti al primo giro e sono stati anche rieletti. Allora proviamo a prendere questa strada, perché secondo me la partita è apertissima“.

Il sindaco ha rivelato che “un alto dirigente di Fratelli d’Italia, di cui ovviamente per rispetto non dico il nome, mi ha fatto una battuta qualche giorno fa. Mi ha detto, ‘se il PD lo prendete in mano voi sindaci, per noi sarà un bel problema’”. Peraltro, secondo il primo cittadino di Firenze, “credo che ci sia un nodo irrisolto in questo PD che ormai ha 15 anni, e cioè il rapporto tra la politica centrale romana e la politica nel territorio. Non è una rivendicazione, diciamo, sindacale, dei sindaci ma è il ruolo che davvero i sindaci hanno e nelle grandi decisioni e nelle strategie che il partito assume a livello nazionale”.