Il sindaco di Firenze: è chiaro che se la situazione delle province circostanti a Firenze continuerà su questi ritmi anche la città di Firenze rischia di non reggere”. Ma per il Governatore Giani “la curva sembra che tenda sempre più alla stabilità”
L’ipotesi di una zona Rossa per Firenze e provincia sembra sempre più concreta. “Non sarà facile resistere” alla zona rossa” dice il sindaco Dario Nardella, secondo cui “è chiaro che se la situazione delle province circostanti a Firenze continuerà su questi ritmi anche la città di Firenze rischia di non reggere, sia dal punto di vista del contagio, sia dal punto di vista delle strutture ospedaliere”.Nardella, che ne ha parlato coi cronisti a margine di un sopralluogo all’aeroporto, ha detto che sta per firmare l’ordinanza su nuove restrizioni alla ‘movida’ “che andrà in vigore da venerdì: il confronto con il prefetto e il questore è andato bene, quindi entro stasera la firmerò”.
“Tuttavia, ha aggiunto il sindaco di Firenze Dario Nardella, “se il Governo dovesse prendere
decisioni già da questa settimana con maggiori restrizioni, ovviamente noi ci atterremo alle decisioni del Governo, e io francamente le capirei, perché non basta soltanto limitare certi
spostamenti come noi stiamo cercando di fare”. “Vediamo – ha concluso – gli sviluppi delle prossime ore e dei prossimi giorni: però è chiaro che l’evoluzione della pandemia nelle province intorno a Firenze rischia di avere un effetto molto pesante anche sul capoluogo toscano, sull’area fiorentina”.
“In Toscana i dati sul contagio del Coronavirus sono in incremento, ma la curva sembra che tenda sempre più alla stabilità: siamo a circa 1.400 ricoveri, ma a ottobre e novembre erano oltre 2mila, riteniamo che la situazione sia ancora sotto controllo” dichiara invece Eugenio Giani, presidente della Toscana, in collegamento con ‘Timeline’ su SkyTg24. “Abbiamo affrontato questo problema con interventi chirurgici per province e per comuni – ha ricordato – due settimane fa abbiamo messo in zona rossa le province di Pistoia e Siena, in questa la provincia di Pistoia con i comuni di Viareggio (Lucca) e di Cecina (Livorno), con vari interventi di contenimento nelle scuole”. Giani ha sottolineato che “chiudiamo le scuole se vediamo che ce n’è motivo, se ci sono varianti, se c’è un contagio molto forte, altrimenti la scuola è importante tenerla aperta”.