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Nasce: “Alzheimer caffè”, progetto per malati e aiuto famiglie

alzheimer

Si chiama ‘Caffè il Ritrovo. Alzheimer Caffè’ ed è il progetto rivolto alle persone con demenza e alla popolazione anziana affetta da decadimento cognitivo, alla loro rete familiare e ai loro accompagnatori.

A presentarlo, questa mattina a Montedomini, l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi, l’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro, il direttore Società della Salute di Firenze Marco Nerattini, il presidente dell’Asp  Firenze Montedomini Luigi Paccosi, e il vicepresidente Aima Davide Vedrai.

Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana con il cofinanziamento della Società della Salute, Montedomini e Associazione Aima, nasce dall’esigenza di rispondere ad un bisogno di supporto assistenziale e psicologico di cui hanno bisogno i familiari e le persone affette da questa patologia. Le attività del Caffè si svolgeranno nei locali de “Il Ritrovo” nella sede centrale di ASP Firenze Montedomini in via de’ Malcontenti 6, e sarà strutturata in due incontri a settimana con cadenza quindicinale dalle 15 alle 18. La partecipazione sarà gratuita ed aperta a tutti.

Il Caffè offre ai partecipanti l’opportunità di trascorrere il tempo piacevolmente insieme alla persona malata, conversando, gustando bevande, pasticceria, snack, ascoltando musica o svolgendo altre attività, comodamente seduti come in un caffè.
La presenza di operatori esperti nella cura delle persone e nell’accoglienza dei familiari garantisce un ambiente adeguato ai bisogni dei malati e delle loro famiglie.

Gli incontri si svolgeranno da marzo a dicembre con l’interruzione di due mesi estivi (luglio e agosto). Si prevede un totale iniziale di 16 incontri, ciascuno della durata di 2 ore, con una cadenza quindicinale, aggiustabile nel corso dell’esperienza in modo da incontrare le preferenze espresse dai partecipanti. Negli incontri i partecipanti saranno accolti da personale esperto nella relazione con il malato (educatore/animatore) e da personale esperto nel sostegno della famiglia (psicologo, operatore del ‘centro di ascolto Alzheimer’).

In particolare lo psicologo e l’operatore del centro di ascolto saranno chiamati a intercettare i bisogni di orientamento e di supporto psicologico dei familiari ai quali saranno offerte risposte nelle sedi opportune, per evitare di distrarre familiari e accompagnatori dalle attività del Caffè. Alle famiglie si offrirà inoltre la possibilità di una valutazione neuropsicologica del malato, quale mezzo di approfondimento della conoscenza delle funzioni cognitive (vari tipi di memoria, attenzione, linguaggio, ecc.) per ottimizzare le modalità di relazione e coinvolgimento durante gli incontri. La valutazione sarà fatta dalla neuropsicologa coinvolta nel progetto.

Ai partecipanti verranno proposte attività artistiche e musicali, ballo, cura  degli animali domestici e bricolage. I partecipanti al Caffé potranno inoltre prendere parte a tutte le attività promosse a favore delle persone anziane accolte nei servizi dell’ASP Firenze Montedomini, quali il “Progetto Muse” in collaborazione con il Comune, un percorso museale promosso dai Musei Civici Fiorentini per svolgere laboratori e attività specifiche nei musei, il progetto “Il Museo in Valigia”, organizzato per portare l’emozione delle opere d’arte dentro le strutture e anche le visite guidate ai luoghi d’arte della citta organizzate dagli Amici dei Musei. Le attività proposte coinvolgono tutti i presenti, con l’intento di rassicurare il malato e sviluppare fiducia nelle sue abilità, in chi lo accudisce nella vita quotidiana.

“Il progetto – ha spiegato l’assessore Saccardi – trova la su origine in una delibera della Regione che ha messo a disposizione di queste esperienze innovative 200mila euro e che cofinanzia fino al 70% progetti che abbiano le finalità di dare sollievo alle famiglie e creare luoghi di socializzazione per le persone malate. In ponte abbiamo un’uscita, ai primi del 2019, di un bando sul fondo sociale europeo di oltre 7milioni di euro che cercherà di lavorare sui centri diurni, sull’assistenza alle famiglie e sull’aiuto alle persone malate di Alzheimer”.

“Sarà un luogo di ritrovo dove fare attività ludiche e dare orientamento per i malati ed i loro familiari – ha dichiarato l’assessore Funaro – ma soprattutto sarà uno spazio  dove le famiglie potranno sentire l’appoggio delle istituzioni e del mondo dell’associazionismo. Siamo particolarmente felici che si sia creata nuovamente questa sinergia tra Aima, Montedomini e istituzioni pubbliche. E siamo felici che questo avvenga a Montedomini, simbolo a Firenze degli anziani”.

“Il Caffè diventa un servizio aggiuntivo per i malati di Alzheimer – ha ricordato il presidente Paccosi – a Montedomini abbiano già il centro diurno Athena. Il Caffè è una palestra di relazione, centrata sul malato con i suoi bisogni e con le sue emozioni, un luogo di condivisione di preoccupazioni, speranze e problemi, dove i familiari possono trovare le competenze richieste per valorizzare le loro risorse e usare al meglio le opportunità offerte dai servizi del territorio”.

“Gli operatori dell’Aima Firenze parteciperanno agli incontri nell’accoglienza dei familiari – ha detto il vicepresidente dell’associazione Davide Vedrai – nel  progetto saranno coinvolti anche i volontari del servizio civile che operano nel Centro di Ascolto di AIMA Firenze sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto con Anci Toscana e finalizzato a una collaborazione al progetto delle Botteghe della Salute”.

 

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