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Nasce laboratorio di ricerca a Pisa per patologie del sistema nervoso

Nasce a Pisa l’ N2Lab, un laboratorio per la ricerca sulle principali patologie del sistema nervoso autonomo, come scompensi cardiaci, diabete, insufficienza renale e obesità. La struttura è la prima in Italia dedicata alla microneurografia e alla microneurostimolazione.

Il laboratorio studierà la disfunzione del sistema nervoso autonomo quale meccanismo fisiopatologico alla base delle malattie cardiovascolari e metaboliche, con metodiche di registrazione del segnale nervoso periferico e svilupperà protesi bioniche per ripristinare artificialmente le informazioni sensoriali e in particolare la percezione tattile nel soggetto amputato di mano, migliorando la comunicazione tra protesi e paziente.
In particolar modo, nell’ambito della medicina bioelettronica, saranno sviluppati approcci multidisciplinari per diagnosi precoce e trattamento di patologie cardiovascolari, metaboliche e neurologiche, basati sull’utilizzo di apparecchi elettronici che usano micro aghi mini invasivi.
Gli strumenti sono collocati in una grande gabbia di Faraday, unica in Italia, che garantisce l’isolamento elettrico. “Questa speciale stanza”, spiega Lorenza Pratali di Ifc-Cnr, “blocca sia la fuoriuscita dei segnali verso l’esterno che l’entrata di disturbi provenienti dall’esterno. Il ricercatore potrà registrare, monitorare e studiare segnali ‘puri’ ottenuti inserendo sottilissimi elettrodi in prossimità dei fascicoli nervosi del soggetto esaminato”.

Il laboratorio, aggiunge Silvestro Macera della S.Anna, “potrà aiutarci a sviluppare neuroprotesi e sistemi per medicina bioelettronica innovativi con potenziali ricadute importanti per il territorio”. “Sarà di estrema utilità”, spiega Carmelo Chisari dell’Aoup, “per comprendere i fenomeni di rigenerazione del nervo periferico e studiare gli effetti della neurostimolazione diretta, permettendo di studiare anche gli effetti delle disfunzioni del sistema nervoso autonomo sul recupero motorio post ictus”.

La microneurografia, precisano Stefano Taddei e Rosa Maria Bruno dell’Ateneo pisano, “è l’unica metodica che permette di registrare direttamente nell’uomo l’attività del sistema nervoso simpatico, che risulta elevata in molte patologie cardiometaboliche: ipertensione arteriosa, obesità, insufficienza renale cronica, scompenso cardiaco”.

Il laboratorio, conclude Giorgio Iervasi direttore dell’Ifc-Cnr, “è una novità assoluta nel panorama della ricerca biomedica e si candida a essere un modello di come un’attività di ricerca può e deve essere condotta ai nostri giorni”.

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