Sab 23 Nov 2024
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Natale 2022: le stime indicano flussi turistici in aumento del 10%

Toscana, le stime indicano, per il Natale 2022, un aumento dei flussi turistici del 10%. Marras: “In crescita soprattutto domanda straniera, città d’arte e montagna”.

I flussi turistici, relativi al Natale 2022, sono in aumento del 10,3% rispetto alle festività 2021 in Toscana. Si consolida la domanda italiana mentre quella straniera è prevista in forte crescita.

Sono questi i dati salienti dell’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici per conto di Toscana Promozione Turistica che ha preso in considerazione un campione di 519 imprese ricettive.

Lo studio contiene anche una stima del consuntivo 2022, caratterizzato da un +33% rispetto al 2021 e dal grande ritorno dei visitatori stranieri. “Sarà un Natale positivo per il turismo toscano“ , commenta l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras.

“Le stime elaborate dal Centro Studi Turistici -continua- ci dicono che in molti sceglieranno la Toscana per passare le vacanze, crescerà ulteriormente la presenza di stranieri e si consoliderà quella italiana, concentrandosi per lo più sulle città d’arte e in montagna. Si stima che aumenteranno significativamente anche i pernottamenti rispetto al 2021 attestandosi a 1,3 milioni.”

“Questa previsione -dice- conferma, ancora una volta, l’attrattività della Toscana e della sua accoglienza che in questo periodo dell’anno si arricchisce di eventi e feste tradizionali che la rendono ancor più unica. Buon lavoro a tutti gli operatori”.

I dati relativi alle festività natalizie del 2022

Per le feste del Natale 2022 è previsto un sensibile aumento dei flussi, che potrebbe ulteriormente migliorare per effetto delle partenze last minute. Secondo le stime si dovrebbe registrare un consolidamento della domanda italiana (+2,3%) e una forte crescita di quella straniera (+25%).

Le presenze italiane inoltre potrebbero raggiungere 796 mila unità (circa il 60% del totale), mentre i pernottamenti degli stranieri sono stimati in oltre 528 mila unità (40% del totale). Complessivamente, nel periodo si registreranno oltre 1,3 milioni di pernottamenti.

Previsioni molto positive per le Città/centri d’arte (+12,5%, grazie al forte incremento della domanda estera), della Campagna/collina (+7,5%) e del Termale (+6,3%). Anche per le località ad Altro Interesse e la Montagna ci sono aspettative favorevoli (rispettivamente il +12,7% e il +4,6%). Più contenute quelle delle località costiere (+1,9%). Strutture alberghiere (+10,6%) leggermente meglio rispetto a quelle extralberghiere (+9,8%).

Riguardo invece alle stime su tutto il 2022, sulla base delle delle segnalazioni ricevute la stima indica oltre 41,5 milioni di pernottamenti, +32,7% rispetto al 2021 (-14,2% sul 2019). I pernottamenti degli stranieri sono stimati in 21,6 milioni (+90,7%), a fronte di 19,9 milioni di presenze italiane (-0,3%).

Stime migliori per il settore alberghiero (+43,7%), contro il +21,3% dell’extralberghiero. Le migliori performance appartengono a Città/centri d’arte (+83,7%) e località di Collina/campagna (+50,9%).

In crescita anche il movimento delle località di Montagna (+21,3%), di quelle ad Altro Interesse (+18,4%) e del Termale (+13,6%). Il balneare si fermerebbe al +4,9%. Infine, per quanto riguarda le prospettive 2023, secondo la percezione degli intervistati le aspettative sono di una ulteriore crescita del mercato per il 33% delle segnalazioni, a fronte di un 47% di segnalazioni di stabilità dei flussi.

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