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Natale, Giani: “accendiamo prima le luminarie per ridurre il rischio assembramenti”

Giani

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“Ritengo che senza vaccino si dovrebbe stare molto a casa, al limite possiamo consentire di andare a prendere da mangiare, i servizi essenziali”, “per me la regola dovrebbe essere questa” anche per andare a lavoro, ha aggiunto  Giani

Ormai da due settimane” la Toscana registra circa “2700 contagi settimanali, quindi, non dovremmo avere quei condizionamenti che stanno sorgendo in altri Paesi europei proprio nella prossimità del Natale: mi sento  dunque sufficientemente ottimista sul fatto di poter passare le prossime 4-5 settimane, quelle che ci separano dal Natale, con un numero di contagi che, anche se crescente, ha mostrato di non avere impennate”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento a Firenze parlando della situazione sanitaria in Toscana. “Per questo – ha aggiunto Giani – sarebbe molto importante partire fin da subito con il clima natalizio nelle nostre città”, in modo “evitare quegli assembramenti intensi dei pochi giorni prima di Natale. Se si parte prima è indubbio che c’è una maggiore progressività che può evitare quelle impennate dei contagi” e permetterci di “reggere con la libertà di movimento fino a Natale”.

Secondo  Giani “diluire da subito, nelle quattro o cinque settimane che mancano a Natale, le presenze nelle città aiuterebbe a ridurre il rischio assembramenti. Vanno evitate – aggiunge in una nota – le corse all’ultimo minuto, ed accendere le luminarie di Natale con una settimana magari di anticipo potrebbe essere utile a creare quel clima natalizio che diluirà le presenze in città, sicuramente maggiori del solito in un arco di tempo più ampio riducendo dunque il rischio di eventuali contagi”

“La mia opinione personale è che se i dati di tutta Europa sono quelli che vediamo sarebbe opportuno arrivare all’obbligo vaccinale” e “ritengo che senza vaccino si dovrebbe stare molto a casa, al limite possiamo consentire di andare a prendere da mangiare, i servizi essenziali”, “per me la regola dovrebbe essere questa” anche per andare a lavoro, “comunque sia oggi l’ordinamento consente di andarci facendosi il tampone” ha detto invece  Giani intervenendo a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. “Tutte le misure che dobbiamo mettere in campo però – ha aggiunto – dovrebbe esser per stimolare a fare il vaccino e non il tampone ogni 24 ore”. Giani, spiega una nota, ha ricordato che “oggi alle 18 abbiamo incontro importante col governo, che ringrazio per aver accolto la nostra richiesta e da quello che leggo molto delle nostre proposte. Abbiamo chiesto che se c’è l’esigenza di misure restrittive esse riguardino solo i non vaccinati per scelta”.

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