In una nota si chiede che: “Regione e le autorità competenti effettuino le dovute indagini epidemiologiche per individuare il keu”, lo scarto tossico della lavorazione delle concerie, “alla luce dell’individuazione di ben altri 60 siti inquinati, dai veleni delle concerie. Senza una mappa non risolveremo mai definitivamente il problema e questo lo dobbiamo scongiurare”
Il Movimento Consumatori Toscana fa appello con una nota a che la “Regione e le autorità competenti effettuino le dovute indagini epidemiologiche per individuare il keu“, lo scarto tossico della lavorazione delle concerie, “alla luce dell’individuazione di ben altri 60 siti inquinati, dai veleni delle concerie” cosa che “rende necessario avviare un’indagine epidemiologica degna” e considerando che “l’Unione Inquilini di Pisa ha già sottolineato come l’Agenzia Regionale di Sanità (Ars) non sia stata coinvolta in alcuna attività di monitoraggio epidemiologico in relazione alla problematica keu avallando quanto già denunciavamo tempo fa”. Il Movimento Consumatori Toscana afferma inoltre che “questo dimostra una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini coinvolti in questa grave vicenda. Vicenda che, secondo studi scientifici, potrebbe portare alla formazione del cromo esavalente, nota sostanza cancerogena”, inoltre ricorda che ai primi di maggio “abbiamo chiesto una relazione al commissario Giuseppe Vadalà affinché ci fornisca i dati dell’attività svolta circa il censimento di tutti i siti coinvolti, comprese eventuali abitazioni private. Riteniamo essenziale l’avvio di un’indagine epidemiologica da parte delle autorità competenti in sinergia con chi avrebbe dovuto, stante la gravità dell’accaduto, individuare tutti i siti inquinati”. “Si rende necessaria un’attività di ricerca efficiente con l’obiettivo principale di effettuare un censimento puntuale dei luoghi raggiunti dalle sostanze inquinanti – conclude la nota di Mc Toscana – Senza una mappa non risolveremo mai definitivamente il problema e questo lo dobbiamo scongiurare”.
Il Circolo Sinistra Italiana Valdera Valdicecina si unisce all’appello con la seguente dichiarazione:” Continuiamo a vedere a mezzo stampa, un serie di rassicurazione generiche su come viene condotta la bonifica in area Green Park a Pontedera. Pur esprimendo soddisfazione per le dichiarazioni sui controlli ARPAT e i risultati ottenuti in merito all’assenza di inquinamenti delle acque sotterranee e di superficie effettuate in data 22 aprile 2024, non riteniamo esaustive le dichiarazioni di avvenuti sopralluoghi congiunti e di consegne di programmi, non comprendiamo perché di questo crono programma di bonifica e in particolare in quale discarica verrà conferito il Keu non venga reso noto chiaramente. Cosa si teme? Siamo certi che gli enti preposti ai controlli e la proprietà del Green Park che sta operando per la bonifica abbiano e facciano fatto tutto con estremo rigore e quindi non comprendiamo come mai noi si riesca a dichiarare pubblicamente quanto viene eseguito. Perché si cela il tutto?In attesa che la magistratura riveli i nuovi siti inquinati dal Keu in Toscana, vorremmo conoscere in modo chiaro il piano di smaltimento di Pontedera e in quale discarica viene conferito il Keu attuando così una trasparente tracciabilità di tutta l’operazione che va ad interessare altri territori. Il 1 giugno è prevista una manifestazione regionale dei movimenti che si occupano delle vicende legate al Keu e alle discariche, sarebbe auspicabile che per quella data venissero resi pubblici tutti i dati citati a mezzo stampa anche dal comune di Pontedera. Non è più tempo di rassicurazioni generiche, i cittadini di Pontedera, della Valdera e dei luoghi dove verrà conferito il Keu hanno diritto a un’informazione completa e chiara. ”