Il 19-20 e 21 febbraio 1937, furono massacrati più di 30.000 cittadini etiopi, quasi tutti civili, anziani, donne, bambini e mendicanti. ASCOLTA L’INTERVISTA CON GABRIELLA GHERMANDI
La data del 19 febbraio per il popolo, quello etiopico il “Giorno della Memoria” per ricordare le atrocità terribili commesse durante il periodo dell’aggressione e poi dell’occupazione – fra il 1935 ed il 1941 – da parte dell’Italia fascista. Una giornata che è stata assunta a simbolo di tutti quegli anni in cui gli etiopi dovettero subire sofferenze, sacrifici e lutti indimenticabili.
30 mila almeno furono le vittime in soli tre giorni come rappresaglia per l’attentato compiuto contro il viceré Rodolfo Graziani ed altri gerarchi del suo seguito nella città di Addis Abeba.
Una giornata dunque tragica, che oltre ad essere ricordata in Etiopia, viene celebrata nelle maggiori città del mondo dove sono presenti e vivono numerosi cittadini della diaspora etiopica.
GABRIELLA GHERMANDI è una musicista e scrittrice di origine etiope