Dom 22 Dic 2024
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“Niente agricoltori, niente cibo, niente futuro”: 5 giorni di presidio dei trattori a Valdichiana

Si parte domani. Ci sarà un presidio anche anche sulla  strada provinciale 14 a Grosseto sud . Gli agricoltori: “Le nostre problematiche sono soprattutto a livello europeo, oltre al malcontento verso le organizzazioni agricole strutturate”

Da domani a sabato 3 febbraio, al casello A1 Valdichiana, cinque giorni di presidio, con agricoltori e trattori in  corteo, dalle 9 alle 18, fino alla rotonda del Valdichiana outlet Village, nell’Aretino.Da domani anche a Grosseto agricoltori in presidio di fronte all’Eni station sulla provinciale 14 Grosseto sud, a partire dalle 9:30.

Lo slogan scelto: “Niente agricoltori, niente cibo, niente futuro”. Ad organizzare l’iniziativa è la sigla ‘Riscatto agricolo’, che aderisce alla protesta partita da Germania e Francia contro Bruxelles. “Non siamo contro il governo nazionale – spiegano gli organizzatori del presidio – Le nostre problematiche sono soprattutto a livello europeo, oltre al malcontento verso le organizzazioni agricole strutturate”.

Tra le richieste la riprogrammazione del green deal, il divieto di importazione di prodotti agricoli provenienti da paesi dove non sono in vigore regolamenti produttivi e sanitari affini a quelli italiani, l’abolizione di vincoli e incentivi per non coltivare terreni, detassazione e in generale la riqualificazione della figura dell’agricoltore.

I  trattori del coordinamento nazionale Riscatto agricolo in protesta contro le politiche dell’Unione Europea saranno in presidio anche in prossimità del casello di Orte dell’autostrada del Sole dove già hanno manifestato e dove oggi c’è stato un blitz per tentare di bloccare la circolazione.

Uno degli appuntamenti sarà a Melegnano, alle porte di Milano “contro le imposizioni della Comunità europea che rischiano di farci chiudere. Perchè così non possiamo più lavorare”, spiega Filippo Goglio che guiderà la protesta nel Sud Milano e che è tra gli oltre ottomila agricoltori che intendono portare avanti la protesta in tutta Italia. Goglio spera che in presidio ai trattori si uniscano anche cittadini “perché tra non molto se non ci si lamenta seriamente, i cibi normali saranno gli insetti e gli alimenti sintetici mentre il buon cibo sarà riservato solo ai ricchi”. Sono previste manifestazioni in diverse regioni. In Lombardia ad esempio sono previsti presidi in varie città, fra cui Brescia, Mantova e Voghera.

“Era impossibile non protestare, la situazione è incredibile – conclude Goglio – faccio solo un esempio. Quest’anno, dopo anni di siccità e quindi di stenti, la politica europea ci ha imposto il 4% di superficie non coltivabile. A casa mia si tratta, per esempio, di 6 ettari di terreno di cui, peraltro, pago l’affitto per cosa? Per non coltivarlo. Questo è una notevole perdita economica. In più, il mais che ci avrei coltivato sarebbe stato il cibo per i miei animali. Quindi il mais che serve a loro io dovrò andare a comprarlo: con un’ulteriore perdita economica. E questa è solo una delle tante imposizioni: per noi inaccettabili. Ecco perché in tutta Italia, abbiamo deciso di unirci”. E domani inizia la grande protesta. Copagri, tra l’altro, ha già reso noto che dirà anche ai propri iscritti di partecipare alle manifestazioni di Riscatto Agricolo.