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🎧 No Multiutility: lettera al Pd, grave silenzio elettorale su Borsa

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No Multiutility – Una lettera aperta del Coordinamento delle Associazioni No Multiutility Toscana al segretario regionale toscano e deputato del Pd, Emiliano Fossi, chiede un nuovo incontro sull’ipotesi di quotare in Borsa la holding regionale delle partecipate pubbliche dei servizi (utilities) che ha capofila Alia spa e definisce “inaccettabile il fatto che in questo periodo di rinnovo per molte amministrazioni” comunali “si cerchi di silenziare ogni tentativo di dialogo, informazione e confronto, proponendo di parlare di multiutility solo dopo le elezioni”.

“Su un argomento di estrema importanza come questo non potrà essere accettato che i candidati e i partiti non prendano una posizione chiara e definita prima delle tornate elettorali, al fine di consentire ai cittadini il conferimento di un mandato nella piena consapevolezza di quello che li aspetta – afferma il Coordinamento che riunisce un buon numero di associazioni contrarie alla Multiutility -. Ci è chiaro che chi ha concepito e propone questo progetto finanziario ha pieno potere rispetto a chi vorrebbe frenarlo ed indirizzarlo verso la tutela degli interessi pubblici di cittadini e aziende del territorio. Il tentativo di alcuni sindaci di spostare la partita in Regione non ha come scopo quello di ampliare la cabina di regia, ma riconduce la decisione nelle stanze chiuse del potere, a danno dell’intera collettività, privata di informazione, di dibattito e con gli enti di governo locali privati di un qualsiasi strumento di programmazione e controllo proprio su quei sevizi pubblici che gli competono”. Per il Coordinamento No Multiutility “è inaccettabile che i sindaci si esprimano con orgoglio a proposito del voler fare utili attraverso servizi essenziali per la vita e l’economia, al solo fine di rinvigorire le casse comunali, senza però dire che questo comporterà inevitabilmente un ricarico sulle bollette dei cittadini e delle aziende”. La lettera ricorda un “incontro” dello stesso Coordinamento con Fossi in cui il segretario Pd “riportava la sua intenzione di avviare un periodo di confronto, discussione ed approfondimento sul tema della finanziarizzazione e quotazione in borsa della Multiutility toscana, senza nasconderci le difficoltà oggettive che aveva incontrato nel tentativo di avviare tale confronto all’interno del suo partito” ma, scrivono con delusione, “rimane oggi l’amara realtà dei fatti, o per meglio dire del non fatto”.

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