Il comitato No tunnel Tav di Firenze ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Firenze in cui vengono elencati i motivi “per cui si ritiene possano esistere comportamenti perseguibili penalmente”.
Ovviamente, spiegano dal comitato, “non abbiamo gli strumenti per poter documentare possibili reati commessi, altrimenti avremmo provveduto con una denuncia”, ma aggiungono, “la pervicacia nell’insistenza su una soluzione che appare al limite dell’impraticabilita’, oltre che foriera di danni e rischi,
appare singolare quanto anomala e puo’ sembrare dettata da accordi ‘che trascendono’ la logica della corretta razionalita’ tecnica e programmatica”. Nell’esposto sono stati ricordati
“tutti i principali rischi per la citta’ e l’ambiente: dall’impatto sulla falda, ai cedimenti del terreno su cui e’ costruita Firenze”. È stato ricordato “che manca la Via per la
stazione sotterranea e che una nuova Via sarebbe comunque necessaria visto che il trasferimento dei bus nella nuova infrastruttura sarebbe una modifica sostanziale del progetto”. È stato rammentato, ancora, “come il subentro di Condotte a Coopsette nel controllo di Nodavia di fatto annulla di ogni significato la gara che fu fatta”. Infine i problemi legati alla terre di scavo “non ancora risolti, ma la loro difficoltosa gestione potrebbe essere foriera di nuove anomalie, come gia’ e’ avvenuto in passato e documentato dalla stessa procura”.
Per i no Tav “l’aspetto piu’ inquietante e’ la totale inutilita’ dell’opera, soprattutto dopo che Ferrovie ha dichiarato che pochissimi treni fermeranno nella nuova stazione e che il servizio dell’alta velocita’ si assestera’ a Santa Maria Novella”. All’interno di questa scelta, proseguono, “l’idea di portare i bus in quella infrastruttura non giustifica l’opera, ma ne rende ancora piu’ illogica la realizzazione. Tanto piu’ se si parla di realizzare un hub di collegamento tra treni e bus; cosa si puo’ collegare se nella nuova stazione praticamente non arriveranno treni?”.
Il Comitato, infine, annuncia che il prossimo 2 dicembre si terra’ una manifestazione in cui, assieme ad altri gruppi della Piana fiorentina, “si restituiranno simbolicamente al sindaco
Dario Nardella i ‘tre pacchi’ piu’ gravi previsti per l’area fiorentina: Tav, aeroporto e inceneritore”. L’iniziativa, in via di preparazione, dovrebbe muoversi dalla stazione di Santa Maria Novella per dirigersi verso Palazzo Vecchio.