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Sab 19 Apr 2025
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ToscanaCronaca🎧 Nordio: "Magistrati colpevoli del sovraffolamento delle carceri". Sconcerto di ANM Toscana

🎧 Nordio: “Magistrati colpevoli del sovraffolamento delle carceri”. Sconcerto di ANM Toscana

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🎧 Nordio: "Magistrati colpevoli del sovraffolamento delle carceri". Sconcerto di ANM Toscana
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La sezione toscana dell’ANM sulle barricate per le dichiarazioni del ministro della giustizia Carlo Nordio che imputa il sovraffolamento delle carceri ai magistrati.  “Se aumenta il numero dei carcerati non è colpa del governo ma di chi commette i reati e dei magistrati che li mettono in prigione”, ha detto Nordio a chi faceva valere in Senato la situazione drammatica degli istituti pentiziari.

Il sovraffolamento nelle carceri è colpa dei magistrati, non del governo”. Quella del Guardasigilli Carlo Nordio è una sentenza choc per le toghe, sia a livello nazionale che toscano. La sezione territoriale dell’ANM esprime sconcerto e preoccupazione per quelle dichiarazioni che, dice, consegnano all’opinione pubblica l’idea che ricada sulla magistratura la responsabilità del sovraffollamento carcerario e dei gravissimi disagi vissuti da chi è destinatario di provvedimenti restrittivi della libertà personale”.

Le parole del ministro arrivano nel corso di un question time al Senato, in risposta a chi solleva la drammatica situazione nella carceri che incide sull’incremento dei suicidi – già 25 in questa prima parte dell’anno – e sul personale carente e ormai allo stremo.

Corrono in modo trasversale le reazioni tra le varie correnti della magistratura che all’unanimità parla di risposte bizzare e di paradosso: “Il ministro un giorno accusa i magistrati di eludere le leggi mentre il giorno dopo li accusa di applicarle”. Il riferimento, ovviamente, è al decreto Caivano e al Ddl Sicurezza, per cui tra l’altro, oggi, entra in sciopero della fame Franco Corleone, già garante dei detenuti della Toscana. “Non solo sono esternazioni che contribuiscono all’isolamento istituzionale delle figure del giudice e del pm – dicono da Firenze – ma ci è una ’implicita evidente determinazione a procrastinare la risoluzione delle carenze che caratterizzano la maggior parte delle carceri del distretto”.