A quattro anni da āNuova Napoliā i Nu Genea tornano con āBar Mediterraneoā, il nostro nuovo album della settimana. Ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con la band. Lāintervista a Lucio Aquilina a cura di Giovanni Barbasso
I napoletani Nu Genea tornano con āBar Mediterraneoā disponibileĀ su tutte le piattaforme digitali (NG Records su licenza Carosello Records).
La passione dei Nu Genea per la cultura napoletana si espande in questo album attraversoĀ lāadattamento di una poesia del 1931 di Raffaele Viviani, le cui parole cantate daĀ Fabiana MartoneĀ siĀ posano sul pacato groove jazz-funk diĀ La Crisi. La stessa ricerca si nota anche nei versi diĀ Vesuvio, unaĀ rilettura per il dance floor di una canzone folk napoletana degliĀ āE Zezi, storica band operaia diĀ Pomigliano DāArco: qui, i Nu Genea, hanno registrato le voci di un coro di bambini di Napoli, cheĀ aggiunge alla canzone una dimensione tribale e insieme evocativa.
Il disco ĆØ stato anticipato dal singoloĀ TienatĆ©, dove la potenza vocale di Fabiana Martone si unisce conĀ sintetizzatori ed archi, impregnandoli con le matrici musicali del Sud-Est del Mediterraneo.
Con la data del 5 maggio al X-Jazz di Berlino, hanno dato il via al loro tour internazionale, con una formazione di otto elementi, nei piĆ¹ famosi festival italiani ed europei. Inoltre in occasione della tournĆ©e estiva, i NU GENEA in collaborazione con la direzione artisticaĀ di alcuni festival italiani, hanno sviluppato il progettoĀ NU GENEA INVITEĀ coinvolgendo sul loroĀ stage band internazionali del calibro diĀ LāImpĆ©ratrice, Azymuth, Seun Kuti & Egypt 80, Kokoroko,Ā Kit Sebastian, Los Bitchos, Quantic, The Mauskovic Dance Band e Yin Yin.