Mer 25 Dic 2024
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Cultura & SpettacoloArteNuovo allestimento per il Museo di San Marco di Firenze

Nuovo allestimento per il Museo di San Marco di Firenze

Firenze, il Museo di San Marco acquista un nuovo allestimento. I cambiamenti riguardano il Refettorio piccolo col Cenacolo del Ghirlandaio, il nuovo bookshop, l’app per la visita e il restyling dell’immagine e dei pannelli informativi

Questi sono i principali interventi di valorizzazione delle collezioni e del percorso di visita portati a termine dal museo di San Marco a Firenze. L’intervento piĂą importante, spiega il museo in una nota, è stato possibile grazie allo spostamento del bookshop dal Refettorio piccolo, celebre per il grande affresco dell’Ultima Cena di Domenico Ghirlandaio in una sala in prossimitĂ  dell’uscita del museo.

Il Refettorio piccolo, quindi, è stato completamente riallestito grazie alla nuova illuminazione e alla possibilitĂ  di osservarlo dalla giusta distanza, il grande affresco dell’Ultima Cena si offre ora all’ammirazione dei visitatori in tutta la sua bellezza.

Alle pareti laterali, oltre ad alcune robbiane giĂ  esposte da tempo, sono stati appesi tre dipinti recuperati dai depositi del museo: una grande tela del pittore fiorentino Filippo Tarchiani con l’Orazione di Cristo nell’orto (1615 circa), la tela raffigurante San Marco evangelista in trono, copia sostitutiva dell’originale di Fra’ Bartolomeo eseguita da Antonio Franchi e infine la tavola centinata raffigurante Sant’Agostino benedicente in trono (circa 1515-20) attribuita a Ridolfo Bigordi.

“Il Museo di San Marco non finisce di stupire – sottolinea Stefano Casciu, direttore regionale Musei della Toscana – proponendo con cadenza costante novitĂ  e miglioramenti al percorso museale. La nuova grafica si espande via via negli ambienti dell’antico convento; l’app consente ai visitatori un moderno e qualificato accompagnamento alla visita e non ultimo il bellissimo recupero del Refettorio piccolo, dominato dal Cenacolo del Ghirlandaio, ambiente raffinato ed elegante che è stato restituito al suo equilibrio spaziale quattrocentesco, arricchito di nuove opere e opportunamente illuminato”.