Nuovo incendio di rifiuti in via Fanfani a Firenze, in prossimità di Castello, in un ex magazzino. In base a quanto riferisce una nota dell’amministrazione comunale la zona più interessata è l’area compresa fra via Lorenzini, via Fanfani e via Enrico Bemporad. Arpat, l’agenzia per la protezione ambientale della Regione Toscana, in accordo con l’azienda sanitaria raccomanda a tutti i residenti di non soggiornare all’aperto e di tenere chiuse le finestre degli edifici, limitando la permanenza sul posto in modo da scongiurare l’inalazione dei fumi prodotti.
Un nuovo incendio di rifiuti è divampato nell’ex mobilificio Antilotex in zona Castello, alla periferia della città di Firenze. A seguito del rogo, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale Arpat prescrive di “limitare l’inalazione dei fumi prodotti” dalla “miscela eterogenea di rifiuti” che sta andando a fuoco e “in accordo con la Asl si ritiene che alla popolazione di questa zona, e comunque presente nelle aree interessate dai fumi dell’incendio, si debba raccomandare di non soggiornare all’aperto, tenere le finestre degli edifici chiusi, limitare per quanto possibile la permanenza”.
“La zona – spiega sempre Arpat – più interessata dalle ricadute è quella compresa nel poligono limitato dalle vie Carlo Lorenzini, Pietro Fanfani, Enrico Bemporad, nel quale vi sono alcune abitazioni e diverse attività produttive che sono collocate a meno di 300 metri dall’origine dei fumi”.
“La Protezione civile comunale – spiega poi Palazzo Vecchio in una nota – sta provvedendo a inviare un alert telefonico ai residenti interessati dalla problematica per segnalare” le raccomandazioni di Arpat.
“Ancora un incendio presso l’ex mobilificio Antilotex di Castello – commentano i consiglieri di Fdi Alessandro Draghi e Jacopo Cellai col consigliere di Fratelli d’Italia al Quartiere 5 Matteo Chelli -. Da tempo stiamo denunciando insistentemente a tutte le autorità cittadine e alla magistratura l’abbandono incontrollato di rifiuti all’interno dello stabile, ormai divenuto una vera e propria discarica abusiva”: “La protrazione della situazione – aggiungono – non è più accettabile, a maggior ragione se si pensa che a poche decine di metri dall’edificio, peraltro occupato, sono presenti civili abitazioni e aziende di respiro internazionale”. Fdi chiede lo sgombero immediato dell’ex mobilificio.