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Nuovo ponte sull’Arno nel recovery fund

ARPAT

Firenze, “Inseriremo il nuovo ponte tra Signa e Lastra a Signa nelle opere finanziabili con il recovery fund e da realizzare quindi entro il 2026, perché c’è la necessità di dare una svolta alla viabilità in quest’area cruciale per la Toscana, connettendola direttamente con la Firenze Pisa Livorno”.

E’ l’annuncio fatto dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto della nuova strada extraurbana tra Signa e Lastra a Signa, con attraversamento dell’Arno e della ferrovia, con un nuovo ponte.

“Faremo seguire a questo progetto – ha precisato il presidente – tutto l’iter che porta alla Valutazione di impatto ambientale e sarà realizzata in due lotti. Il primo riguarderà l’uscita di Lastra a Signa della Fi Pi Li, il secondo il vero e proprio ponte. Abbiamo previsto anche un intervento parallelo di rigenerazione fluviale e ambientale nell’area delle Signe. Interverremo quindi a ridurre le file di auto e il conseguente inquinamento”.

Il presidente ha detto che se non verrà finanziato dal Recovery fund la Regione cercherà di realizzarlo con risorse proprie.

“Siamo di fronte – ha quindi aggiunto l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Stefano Baccelli – ad un progetto di riqualificazione complessiva pensato in accordo con i sindaci che rappresenterà una rivoluzione positiva in termini di mobilità, ma che prevede, oltre a quello legato alla mobilità, un intervento di difesa idraulica e quindi di valorizzazione ambientale”.

“E’ – questa l’opinione di Monia Monni, assessore regionale all’ambiente – una grande opportunità di riqualificazione ambientale di un’area strategica che però ha grandi ciriticità legate al traffico. Siamo di fronte ad una delle aree più industrialmente vivaci e importanti della Toscana, che vive le difficoltà legate non soltanto alla vicenda GKN, ma alle richieste di maggior infrastrutturazione. Abbiamo voluto cogliere l’opportunità di procede ad una riqualificazione fluviale che affiancheremo al progetto del ponte: i primi 5 milioni li destineremo alla viabilità di preparazione e li abbiamo già stanziati. Gli altri 50 contiamo di trovarli con il PNRR o con risorse regionali, sia per il ponte che per le opere di compensazione e mitigazione ambientale ed idraulica. Altri 15-20 milioni sono destinati ad interventi sul reticolo idraulico minore, sulle arginature del Bisenzio a San Mauro a Signa e a due casse di espansione con un aumento complessivo delle sicurezza idraulica”.

“Vorrei ringraziare – ha detto la sindaca di Lastra a Signa, Angela Bagni – il presidente Eugenio Giani che ha mantenuto le promesse fatte alle nostre comunità: il nuovo progetto del ponte oltre a risolvere gli ormai annosi problemi di smog e viabilità dei nostri territori va a riqualificare e rigenerare tutta l’area intorno al fiume Arno, grazie anche alle importanti opere di sicurezza idraulica che saranno realizzate. Inoltre un’infrastruttura così strategica sarà di grande aiuto allo sviluppo e alla crescita dal punto di vista economico delle aree industriali delle Signe e di Scandicci le cui imprese, senza soluzioni di questo tipo, rischiano di delocalizzare la produzione”.

“Un ringraziamento al presidente Giani e a tutti i suoi collaboratori – ha aggiunto il sindaco di Signa, Giampiero Fossi – perché il risultato di oggi è un tassello davvero importante per la comunità che rappresento e per tutti i cittadini che gravitano nella piana. Siamo a presentare un lavoro che è non un semplice attraversamento viario che supera i problemi di traffico urbano, ma il disegno completo di una nuova area, un progetto di riqualificazione di un’intera zona che sempre più avvicina i nostri territori alla Grande Firenze. Si tratta di un progetto che unisce ancor più i comuni di Signa, Scandicci e Lastra a Signa e che sarà di grande supporto non solo ai cittadini anche allo sviluppo delle nostre imprese”.

Il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani ha concluso affermando che “Ci siamo, partiamo con un’opera d’importanza metropolitana attesa dai cittadini e dalle comunità delle Signe, di Scandicci, della Piana, da chi abita, da chi lavora e da chi fa impresa nei nostri territori. Oltre a sciogliere uno dei nodi più pesanti per il traffico di area vasta e a risolvere il problema dell’attraversamento dell’Arno a valle dell’Indiano, l’intervento porterà una riqualificazione complessiva della viabilità in tutti i nostri Comuni, con una serie di interventi e di opere e con conseguenti benefici per i nostri cittadini. Intanto proprio nel nostro Comune partono i primi lavori, con l’avvio proprio oggi dei saggi archeologici”.

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