Dom 22 Dic 2024
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ToscanaCovid-19Nursind, centinaia di operatori sanitari in Toscana, positivi al Covid

Nursind, centinaia di operatori sanitari in Toscana, positivi al Covid

Firenze, con la nuova ondata Covid ci sono “centinaia di positivi tra il personale sanitario della Toscana” e il sindacato NurSind chiede in un comunicato stampa “un piano di assunzioni urgente”, mentre la “situazione è gravissima, sono tanti gli infermieri che pensano di andarsene”.

Così una nota del coordinamento regionale di Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche. “In questi giorni si stanno raggiungendo numeri di contagi importanti – afferma il coordinatore regionale Giampaolo Giannoni – oltre 150 a Careggi, una trentina al Meyer e un centinaio all’Azienda ospedaliero-universitaria pisana. Una situazione dovuta in buona parte alle linee di indirizzo regionale sulle ‘bolle’ Covid. Una soluzione che puntava a ottenere il risparmio a tutti i costi. Ma che si è rivelata inefficace”.

“Viste le gravi criticitĂ  degli organici – spiega – chiediamo subito un piano di assunzioni, autorizzando le aziende ad assumere personale, in primis infermieri. In questo momento non è pensabile che la Regione prosegua sul blocco delle assunzioni: siamo preoccupati. Il rischio è di costringere le aziende a ricorrere al mercato degli interinali, riportando di nuovo il precariato dentro le strutture pubbliche”.

Il timore, spiegano dal NurSind, è che questa difficilissima situazione occupazionale metta a rischio le ferie estive e i riposi dovuti. “Gli infermieri – notano dal NurSind – sono stanchi e demotivati: in diversi negli ultimi giorni si sono rivolti al sindacato per informarsi sull’iter da seguire per rassegnare le dimissioni” e “come se non bastasse – conclude Giannoni – anche dalle universitĂ  non riescono ad arrivare sufficienti forze nuove: la professione infermieristica non è piĂą considerata appetibile proprio per le difficili condizioni di lavoro”.

Mercoledì prossimo è in programma un incontro con l’assessore regionale Bezzini e il direttore generale Gelli: “Il Nursind chiede risposte concrete – conclude la nota -. Altrimenti è pronto a indire lo stato di agitazione a livello regionale”.