Saranno due giorni in cui tutti i collaboratori, provenienti da contesti molto diversi tra loro, si metteranno a confronto, scambiandosi esperienze, raccontando i risultati e le criticità di cui sono artefici e testimoni insieme.
Ogni tanto si deve tornare a casa, svuotare la valigia delle proprie esperienze e condividerle con gli altri, per poi riempire i bagagli di nuovi strumenti e idee: per questo, ogni due anni, dal 2016, tutti i cooperanti e i responsabili delle sedi estere di COSPE tornano nella sede nazionale di Firenze e si incontrano con le colleghe i colleghi che lavorano in Italia.
Il raduno 2020 si articola in due momenti: accanto a un lavoro strettamente formativo interno all’associazione (8 gennaio), in programma anche sessioni tematiche e tavole rotonde aperte al pubblico (9 gennaio), moderate da giornalisti toscani che hanno avuto modo di lavorare con COSPE negli ultimi anni, su temi come i diritti delle donne, ambiente e nuove economie, migrazioni e diritti. Gli incontri si terranno al Castello dell’Acciaiolo di Scandicci.
In quest’occasione, domani ospite d’onore l’attore Nicola Rignanese, volto noto della tv e del cinema per aver interpretato molti ruoli accanto ad Antonio Albanese, su tutti, Pino lo straniero in ‘Qualunquemente”, “Tutto, tutto. Niente, niente” e “Cetto c’e”. Lo abbiamo visto però anche lavorare in tv come co- protagonista con Virginia Raffaele, Corrado Guzzanti e Neri Marcorè. Per 6 anni è stato anche aiuto regista di Armando Punzo, per la compagnia teatrale della fortezza a Volterra, all’ interno del carcere di alta sicurezza.
“Un’occasione unica, che abbiamo voluto con forza, perché le relazioni tra la sede e le sedi estere in tutto il mondo siano sempre più strette e meno virtuali possibili – dice il presidente Giorgio Menchini, che a lungo è stato cooperante per COSPE – e perché la nostra è un’associazione di persone che lavora con le persone e la dimensione umana e di incontro è fondamentale oltre che stimolante sul piano professionale”.
L’obiettivo dell’incontro internazionale è, ancora una volta, condividere l’idea di cooperazione internazionale da mettere in campo e come affrontare le sfide in scenari politici e sociali che mutano sempre più velocemente: cambiamenti climatici, nuove economie, agroecologia, diritti umani, diritti delle donne, democrazia. Saranno questi i temi attorno cui lavorare e che, insieme alle associazioni locali dei 25 paesi in cui COSPE lavora, permetteranno di progettare il cambiamento.