Resta in carcere Dario Capecchi, 43 anni, l’uomo con disturbi psichici che la notte tra il 29 e il 30 giugno scorso ha ucciso a coltellate il padre Osvaldo Capecchi e la compagna dell’uomo, Patrizia Manetti, entrambi 69enni, nella loro casa di Impruneta (Firenze).
Lo ha stabilito il gip Sara Farini dopo l’interrogatorio di garanzia tenuto oggi a Firenze. Il giudice ha disposto la misura del carcere per il 43enne, che non ha risposto alle domande ed è apparso in stato confusionale. Il gip, però, non ha convalidato il fermo non ravvisando il pericolo di fuga. Capecchi quindi rimane nel carcere di Sollicciano.
“E’ ristretto nel reparto psichiatrico del penitenziario e viene seguito da psicologi ed educatori della struttura – afferma il difensore, avvocato Simona Salamò – ma spero che col tempo possa trovarsi una soluzione alternativa.
Le sue difficoltĂ , i suoi scompensi psichici, anche per l’interruzione della terapia che seguiva fino a qualche tempo fa, non solo sono ancora presenti ma forse sono perfino peggiorati, sta avendo allucinazioni e farnetica”. Intanto, la procura di Firenze ha chiesto al gip Farini una perizia psichiatrica su Dario Capecchi da acquisire come prova in incidente probatorio. Il giudice ha fatto sapere che nei prossimi giorni incaricherĂ un perito.