Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronaca🎧 Omicidio Chavez-Fiore: il nipote 17enne confessa di essere colpevole

🎧 Omicidio Chavez-Fiore: il nipote 17enne confessa di essere colpevole

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🎧 Omicidio Chavez-Fiore: il nipote 17enne confessa di essere colpevole
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Rapida svolta nel caso Chavez: il nipote 17enne confessa di aver ucciso la nonna, 65 anni, operatrice socio sanitaria originaria del Perù con cui viveva nel quartiere Careggi di Firenze. Avrebbe agito così per i continui dissidi nati dalle richieste della donna di trovarsi un lavoro. Il pm della procura dei minori, Giuseppina Mione, ha chiesto il fermo per omicidio volontario. 

La notizia della donna di 65 anni, operatrice socio sanitaria originaria del Perù, trovata morta nel quartiere di Careggi a Firenze, la leggiamo sui giornali accanto alla mattanza dei due pensionati a Fano, da parte del figlio. Il filo rosso di questa cronaca impaginata in successione è infatti nel rapporto stretto di parentela tra vittima e carnefici, i quali, sotto mentite spoglie, come nel caso fiorentino del nipote ‘affezionato’, covano l’indicibile per poi dare seguito ai loro piani premeditati spesso accompagnati da futili motivi. Se ancora questi sono da accertare, gli inquirenti paiono comunque già orientarsi sulla base delle dichiarazioni rilasciate dal ragazzo. Un giallo che si è risolto in poche ore, da che il corpo di Maria Teresa Flores Chavez, nonna del diciassettenne, è stato rinvenuto nella sua abitazione con segni, in particolare sul collo, che fanno pensare al suo strangolamento. Sul posto si sono immediatamente recati la polizia, con la squadra mobile e la scientifica, il medico legale e il pubblico ministero di turno. Non sarebbero stati rilevati segni visibili di violenza, ma via via l’ipotesi di omicidio ha preso quota.

A dare l’allarme era stato proprio il nipote, che sulle prime ha fornito una versione apparsa subito contraddittoria, con lui rincasato intorno alle cinque del mattino scoprendo un estraneo, verosimilmente un ladro, con cui poi avrebbe avuto una colluttazione. Interrogato ieri tutto il giorno dal pm della procura dei minori, Giuseppina Mione, il ragazzo avrebbe infine confessato l’omicidio facendo scattare il fermo. Il perché il giovane giunto 4 anni fa dal Perù per venire a vivere con i nonni in Via Niccolò da Tolentino, in un alloggio popolare, abbia compiuto un gesto simile mentre il nonno era fuori città, sembra da ricondursi ai dissidi nati dall’insistenza della donna che lo spingeva a trovarsi un lavoro.