Il sindaco si era unito all’appello della famiglia Ciatti per promuovere “una sollecitazione da parte di tutte le istituzioni italiane affinché il tribunale” spagnolo “emetta una sentenza prima dello scadere del quarto anno dagli arresti dei sospettati”.
Niccolò Ciatti morì ucciso a 22 anni dopo un pestaggio subito il 13 agosto 2017 da parte di alcuni ceceni in una discoteca di Lloret de Mar (Spagna), località dove era in vacanza.
“Caro sindaco – risponde Di Maio – desidero assicurarle che l’attenzione della Farnesina e delle nostre Autorità diplomatico-consolari in Spagna rimarrà costante sino a quando verrà fatta piena luce sul delitto e le relative responsabilità”.
“La triste e dolorosa vicenda di Niccolò – ha anche scritto di Maio – è oggetto della massima attenzione da parte della Farnesina, dell’Ambasciata a Madrid e del Consolato Generale a Barcellona. Nei momenti successivi al tragico evento è stato fatto tutto il possibile per prestare alla famiglia del giovane ogni necessaria assistenza” inoltre “le nostre rappresentanze in Spagna – in stretto raccordo con questo Ministero – hanno poi seguito da vicino l’iter giudiziario a carico del presunto responsabile del pestaggio, per il quale la pubblica accusa ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio di primo grado con varie aggravanti. Il presunto colpevole è tuttora in regime di custodia cautelare e tale misura è stata prorogata fino ad agosto 2021. Siamo ora in attesa che vengano confermati i capi di accusa e che abbia inizio la fase dibattimentale del processo innanzi la Corte di Appello di Girona. Secondo il legale della famiglia Ciatti, tenuto conto dei rallentamenti causati nel sistema giudiziario spagnolo dall’attuale emergenza sanitaria, la prima udienza potrebbe svolgersi tra aprile e maggio 2021”.