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Omicidio Ciatti: “serve processo rapido anche in Italia”

Niccolò Ciatti

Lo chiede il PM i Roma, Erminio Amelio, nel processo a carico di Rassoul Bissoultanov, il cittadino ceceno accusato dell’omicidio di Niccolò Ciatti, il ventenne ucciso nella cittadina spagnola di Lloret de Mar nel 2017. ‘Lo dobbiamo alla famiglia. Giudici dicano no a richiesta stop’.

“Questo processo deve proseguire e deve essere fatto con rapidità, con una sentenza anche entro l’estate lo dobbiamo alla famiglia Ciatti”. E’ la richiesta avanzata dal pm di Roma, Erminio Amelio, nel processo a carico di Rassoul Bissoultanov, il cittadino ceceno accusato dell’omicidio di Niccolò Ciatti, il ventenne ucciso nella cittadina spagnola di Lloret de Mar nel 2017. L’intervento del rappresentante dell’accusa è arrivato dopo la richiesta della difesa che solleva l’improcedibilità alla luce della sentenza già arrivata in Spagna.

“Questa richiesta va rigettata, se oggi la Corte dovesse accoglierla manderebbe al macero quanto fatto finora. Le autorità spagnole non intendono arretrare di un millimetro e andare avanti con il processo – ha aggiunto Amelio-. Vi chiedo di dare celerita’ a questo processo. Se la Spagna ha fatto il processo in quattro udienze e questo può farlo anche l’Italia che deve dare una risposta alla famiglia Ciatti”, Sul punto la corte d’assise si è riservata di decidere entro l’udienza del 22 giugno.

“Una giustizia vera e seria: noi cerchiamo questo. E’ importante che anche il processo in Italia si velocizzi. Le indagini fatte a Roma sono state serie e potrebbero portare a una condanna giusta”. E’ quanto dichiarato da Luigi Ciatti, padre di Niccolò, lasciando il tribunale della Capitale al termine dell’udienza davanti alla III Corte di Assise.”Quella sera a Lloret de Mar c’erano tre ceceni e in Spagna uno di questi non è stato mai identificato. In Italia le prove le hanno trovate – ha aggiunto – in Spagna non le hanno neanche cercate. Il verdetto a Girona è stato favorevole per un imputato e per Bissoultanov aspettiamo di conoscere la pena. Non posso pensare che venga liberato dopo 15 anni”.

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