All’interno della comunita’ senegalese “si sono infiltrate frange estreme, pericolose, a cominciare dai centri sociali, estremisti di forze politiche di sinistra, che poco hanno a che fare con la sinistra democratica”. Forze che “hanno letteralmente strumentalizzato questo fatto grave”, l’omicidio di Idy Diene, il 54enne freddato a colpi di pistola da Roberto Pirrone.
Lo dichiara il sindaco di Firenze Dario Nardella, ospite di Agora’ su Rai 3, all’indomani del presidio organizzato su ponte Vespucci dove e’ stato duramente contestato. “Il dato ci porta a condannare e isolare questi violenti perche’ possono innescare un’escalation. Inoltre e’ gravissimo strumentalizzare il tema serio, complesso e reale come quello del razzismo per fare guerriglia politica”.
Nardella, ieri, durante la protesta, ha ricevuto anche uno sputo da un antagonista poi denunciato per ingiuria e oltraggio a pubblico ufficiale: “Mi hanno detto che e’ un esponente dei centri sociali. Anche questo aiuta a leggere la vicenda”, spiega. E, tornando sulle contestazioni, aggiunge: “Sono andato per dialogare, perche’ il sindaco e’ colui che unisce la comunita’ nelle sue differenze e io sento questa responsabilita’. Purtroppo la risposta e’ stata violenta, dura”.
Dario Nardella, tornando sull’omicidio di Idy Diene, sposta il ragionamento sulla sicurezza, una richiesta che in queste ore arriva con molta forza dalla comunita’ senegalese. Il tema, sottolinea ad Agora’, su Rai 3, “riguarda tutti i cittadini”. Ma, soffermandosi sulla risposta della comunita’, “comprendo la rabbia, non tanto per il gesto in se’, visto che al momento la procura ha detto in modo molto chiaro che l’uccisione non ha movente razzista, ma per il fatto che nel nostro Paese possa passare l’idea che la vita di uno straniero sia di serie B”. Infine, pero’, c’e’ anche la questione della legalita’: “Solidarieta’ e legalita’ sono fondamentali. Chi entra in Italia deve maturare una coscienza per il rispetto delle regole e delle istituzioni”.