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Omicidio stradale Leonardo Ghali: Associazione Borgogni a fianco della famiglia

ghali

L’Associazione Gabriele Borgogni Onlus sarà al fianco della famiglia di Leonardo Ghali nel processo di omicidio stradale, la cui udienza si terrà il prossimo 25 Settembre presso il Palazzo di Giustizia di Firenze.

Leonardo Ghali è stato ucciso a ventuno anni, da una donna che guidava l’auto parlando al cellulare, nel maggio 2017. L’Associazione Gabriele Borgogni Onlus si è costituita parte civile al fianco della famiglia di Leonardo, rappresentati entrambi dall’Avvocato Annalisa Parenti.

L’Associazione e la famiglia organizzano, in occasione dell’udienza, una manifestazione pacifica per chiedere giustizia, affinché i riflettori su questo ennesimo omicidio della strada restino bene accesi, e per far partire una campagna di sensibilizzazione sul tema dell’uso dei cellulari alla guida.

La manifestazione, patrocinata anche dal Comune di Scandicci, si terrà Sabato 22 Settembre dalle ore 16:30 alle ore 19:00 circa, in Piazza della Resistenza a Scandicci. Il Sindaco Fallani ha già aderito sia alla nostra campagna che garantito la sua partecipazione alla manifestazione. All’evento parteciperanno gli amici di Leonardo e alcuni soci dell’Associazione.

“Chi uccide sulla strada non commette un reato minore di chi usa un’arma” dice Valentina Borgogni “Noi non siamo, e non vogliamo considerarci vittime di serie B. Il nostro dolore è uguale agli altri.Le morti sulle strade italiane sono in costante aumento. Le Istituzioni non possono e non devono abbassare la guardia. Servono ancora leggi appropriate e aggiornate, perchè anche sulla strada le modalità di circolazione e di comportamento cambiano. L’uso dei dispositivi telefonici ormai è entrato, purtroppo, nelle attività di guida ed il Governo deve intervenire, non solo con la repressione per strada ma anche e soprattutto con misure legislative molto severe, disincentivanti.”

”Siamo stati molto contenti di  conoscere l’intenzione del Ministro Toninelli di togliere la patente a chi usa il telefono alla guida. Ora peró dobbiamo dobbiamo passare dalle parole ai fatti. Per questo chiediamo ai Ministri di essere presenti, di ascoltarci e di impegnarsi affinchè il tema delle morti sulle strade sia impegno primario per questo Governo. L’avevamo detto: la Legge sull’omicidio stradale non è un punto di arrivo, bensì di partenza.”- ha concluso Borgogni.

 

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