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Omicidio Idy: oggi prevista autopsia, domani udienza gip

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Intanto la comunità senegalese prepara la manifestazione di sabato:  “vogliamo farla anche per non lasciare alcun spazio agli estremisti che ieri al presidio hanno rovinato tutto. Non c’entrano nulla con noi, vogliamo isolarli”.

E’ prevista oggi pomeriggio l’autopsia sul corpo di Idy Diene, il senegalese ucciso il 5 marzo a colpi di pistola da Roberto Pirrone sul ponte Vespucci a Firenze. Secondo quanto appreso, nel primo pomeriggio la procura conferirà l’incarico a effettuare l’esame autoptico che dovrebbe iniziare subito dopo.
Domani mattina, nel carcere di Sollicciano, Pirrone comparirà davanti al gip Alessandro Moneti per l’udienza di convalida dell’arresto. Pirrone, fermato subito dopo l’omicidio e interrogato in questura, ha spiegato al pubblico ministero di essere uscito di casa lunedì mattina con l’intenzione di suicidarsi per problemi legati a motivi economici, ma poi di averci ripensato e di aver sparato al primo uomo che ha incontrato in strada. In queste ore gli inquirenti sono al lavoro per verificare ogni parte del suo racconto. Al vaglio degli investigatori ci sono anche le immagini riprese dalle varie telecamere presenti nella zona.

“Stiamo lavorando per organizzare sabato 10 marzo la manifestazione nazionale per Idy e contro il razzismo a Firenze; vogliamo farla anche per non lasciare alcun spazio agli estremisti che ieri al presidio hanno rovinato tutto. Non c’entrano nulla con noi, vogliamo isolarli”. Lo spiega, parlando con l’ANSA, il portavoce dell’associazione dei senegalesi di Firenze Mamadu Sall, parlando dell’aggressione al sindaco Dario Nardella durante l’iniziativa tenuta ieri sul Ponte Vespucci per l’omicidio del senegalese Idy Diene ucciso il 5 marzo. “Tra loro ci sono esponenti dei centri sociali ed anche alcuni senegalesi, che però non conosciamo e con i quali non abbiamo nulla a che spartire – aggiunge Sall – Ci vergogniamo profondamente di quello che hanno fatto al sindaco, che è un nostro amico e commemora tutti gli anni con noi i nostri fratelli assassinati il 13 dicembre 2011” in piazza Dalmazia dal neofascista Gianluca Casseri, che poi si suicidò.

 

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