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Omicidio Meredith: Knox calunniò Lumumba ‘per porre termine alle indagini’

@Imagoeconomica

Omicidio Meredith – Amanda Knox accusò “ingiustamente” Patrick Lumumba, un innocente, dell’omicidio di Meredith Kercher “per uscire dalla scomoda situazione in cui si trovava”, “per porre termine alle indagini, non potendo prevederne l’esito”.

Amanda Knox accusò ingiustamente Patrick Lumumba dell’omicidio di Meredith Kercher “per uscire dalla scomoda situazione in cui si trovava, accusando un innocente per porre termine alle indagini, reputandosi in una posizione delicata e non potendo prevederne l’esito”. Lo sostiene la Corte d’assise d’appello motivando la sentenza con la quale ha condannato per calunnia la trentasettenne di Seattle. Secondo i giudici Knox era “l’unica delle coinquiline di Meredith Kercher presente a Perugia la sera dei fatti e con la disponibilità della chiave d’accesso all’abitazione nella quale è avvenuto l’omicidio”. Nelle motivazioni si sottolinea che “neppure nei giorni seguenti” a quando scrisse il memoriale “abbia chiarito agli inquirenti che Lumumba era estraneo alla vicenda, nonostante la consapevolezza dimostrata e il senso di colpa manifestato”. “Il perdurare di tale atteggiamento segna una netta divaricazione dal comportamento volto alla collaborazione con gli investigatori, più volte rappresentato dalla difesa e dalla stessa imputata” sostiene la Corte.

Al centro del processo – dopo il riconoscimento della violazione dei diritti di difesa della Knox e il rinvio disposto dalla Cassazione per “porre rimedio” – il memoriale scritto dalla trentasettenne di Seattle la mattina del 6 novembre dopo il fermo per l’omicidio (per il quale sarà poi assolta con formula piena). Testo “non compromesso” dalle censure della Corte europea (come invece accaduto per le dichiarazioni rese nella notte) e che per i giudici italiani ha rappresentato un atto d’accusa nei confronti di Lumumba mentre la difesa della Knox lo ha definito “un racconto onirico, frammenti di un incubo”, dei “flashback dei quali lei stessa dubitava”. Il collegio fiorentino ha però scelto di ribadire la condanna per calunnia sostenendo che Knox “accusa espressamente ‘Patrick’ di essere l’assassinio di Meredith Kercher”.

Valutano il ricorso in Cassazione i difensori di Amanda Knox dopo le motivazioni della condanna per calunnia a Patrick Lumumba. “Senz’altro vediamo vari profili di censurabilità proponibili avanti alla Corte” ha detto all’ANSA l’avvocato Luca Luparia Donati che la rappresenta insieme a Carlo Dalla Vedova. “Sullo sfondo – afferma – noto un tentativo di ridurre la portata della sentenza della Corte europea che aveva condannato l’Italia. Una difesa ad oltranza delle pronunce domestiche rispetto alle decisioni sovranazionali a tutela dei diritti fondamentali delle persone”

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