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Omicidio Raucci: 20 di carcere per 4 imputati, anche esecutore

Il giudice Mario Profeta di Firenze ha condannato, con rito abbreviato, a 20 anni di carcere quattro imputati del processo per l’omicidio di Giuseppe Raucci, il cui cadavere fu trovato in un’auto abbandonata in una piazzola presso lo svincolo della Firenze-Pisa-Livorno a Ginestra Fiorentina (Firenze) il 10 dicembre 2015.

La sentenza, letta nell’aula bunker e di cui scrivono oggi i quotidiani Il Tirreno e La Nazione, condanna a 20 anni per omicidio volontario in concorso Giovanni Zaccuri, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, ed Emilio Tropea, Yuri Cambi e Carmine Balzano.

Assolto dall’accusa di omicidio il sudamericano Amin Abel Fabian Rincon, condannato invece a 5 anni e 6 mesi per reati di droga. Il pm Angela Pietroiusti aveva chiesto l’ergastolo per tutti i cinque imputati.

Il gup Profeta tuttavia nell’assassinio di Raucci non ha ravvisato né l’aggravante della mafiosità, né la premeditazione. Inoltre, la sentenza ha stabilito numerose altre condanne per droga per 22 imputati per un totale di 153 anni. Le motivazioni fra 90 giorni.

Secondo le ricostruzioni, il pratese Giuseppe Raucci, 48 anni, era coinvolto in un traffico di droga verso la Toscana come mediatore insieme a Rincon, di una partita di cocaina da far giungere dalla Colombia e mettere a disposizione di due gruppi locali alleati, quello dei calabresi di base a Prato, con Zaccuri e Tropea, e quello dei livornesi, con Cambi e Balzano e altri complici.

Ma l’affare andò male perché a Raucci e Rincon, scesi a Roma per procurarsi il carico di stupefacente, fu consegnato zucchero anziché cocaina. Un inganno da cui nacquero contrasti e incomprensioni fra Raucci e gli altri, culminati nell’omicidio, delitto che secondo gli inquirenti fu punitivo e compiuto con classico metodo mafioso.

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