Le due persone fermate dalla squadra mobile di Siena per l’omicidio di Anna Maria Burrini, l’81enne trovata morta strangolata nella sua abitazione lo scorso 27 settembre, sono un ex inquilino della vittima e la nipote dello stesso uomo, entrambi di nazionalitĂ ucraina, di 39 e 25 anni.
Da quanto ricostruito in base a quanto avrebbe confessato la 25enne, l’esecutore materiale dell’omicidio sarebbe stato lo zio: non riuscendo nel primo intento di addormentare la vittima con una sostanza versata in un succo di frutta richiesto dalla stessa 81enne, “le avrebbe stretto un laccio da scarpa intorno al collo”, come riferito dalla polizia. Il 39enne, riferisce la questura, è stato trovato in possesso di gioielli riconosciuti da alcuni testimoni, come di proprietĂ della vittima.
Mercoledì sera era trapelata da ambienti investigativi l’informazione riguardo alla possibilità che ci fosse una persona in stato di fermo, notizia smentita ieri dalla questura di Siena.
Il sindaco di Siena Luigi De Mossi ha così commentato lo sviluppo delle indagini: “Voglio porgere al Questore e a tutte le forze dell’ordine il ringraziamento mio e dell’intera cittĂ per l’eccellente lavoro svolto in questi giorni. Per una comunitĂ come quella senese, abituata alla tranquillitĂ della vita nel nostro territorio, un delitto di questo tipo è particolarmente angosciante. La celeritĂ con cui gli inquirenti hanno operato è quindi anche per questo particolarmente
apprezzabile”.