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Ondata di caldo per week-end: Firenze tra le città più calde

Il Ministero della salute prevede per il week end la prima ondata di calore della stagione. Fra le città più calde anche Firenze, dove domenica si toccheranno 36 gradi percepiti.

Ondata di caldo: termometro ben al di sopra dei 30 gradi in Toscana, con una elevata umidità che farà sì che le temperature percepite siano più alte di quelle reali.
Possibile rischio per la salute per le fasce sensibili, anziani e bambini.

I bollettini con le previsioni delle ondate di calore, consigli e informazioni per la popolazione, linee guida per gli operatori dei servizi sanitari e sociali, la mappa dei servizi attivi a livello locale sono disponibili sul sito web www.salute.gov.it/caldo e ora anche tramite l’App “Caldo e salute”, scaricabile gratuitamente su dispositivi mobili iOS e Android, da Apple store e Play store.

La Campagna #estatesicura è parte del Piano nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute. Studi epidemiologici hanno evidenziato un impatto significativo delle ondate di calore sulla salute della popolazione, in particolare sui sottogruppi più vulnerabili come anziani e soggetti con patologie croniche. Inoltre, temperature estreme possono provocare effetti sulla salute anche in lavoratori esposti, bambini e donne in gravidanza.

L’Italia è stata tra i primi paesi a dotarsi di un programma di interventi in risposta alle ondate di calore, destinate a diventare sempre più frequenti e intense a causa dei cambiamenti climatici già in atto.

Il Piano coinvolge in totale 34 città (capoluoghi di regione e città con oltre 200mila abitanti). In 27 città è attivo dal 15 maggio al 15 settembre il sistema di previsione e allarme per la salute associato alle ondate di calore. Ogni giorno vengono elaborati dei bollettini città-specifici, in cui è sintetizzato il livello di rischio per la salute in base alle condizioni meteorologiche previste a 24, 48 e 72 ore.

A livello locale sono definiti, inoltre, piani di prevenzione indirizzati in particolare a sottogruppi di suscettibili, a cui gli interventi vanno mirati in via prioritaria.

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