L’ex sovintendente del Maggio a proposito dell’inchiesta che lo vede indagato:”Non esiste nessun archivio segreto dei finanziatori di Open. Tutti i contributi sono stati effettuati su un unico conto corrente bancario, intestato ad Open, ne era conoscibile e tracciata la provenienza, la data e l’importo”.
“Non esistono elenchi con nomi diversi da quelli che hanno fatto bonifici bancari, non esistono carte di credito intestate a parlamentari”. Lo scrive l’avvocato Alberto Bianchi, indagato nell’inchiesta Open di Firenze in una nota “Carte di credito e bancomat erano intestati alla Fondazione e a disposizione di controllati soggetti, tra cui un parlamentare, che in oltre sei anni non ha mai usato la carta di credito e ha usato il bancomat per piccole spese”. Lo scrive in una nota l’avvocato Alberto Bianchi, indagato nell’inchiesta Open di Firenze. Bianchi aggiunge: “avrei voluto far parlare gli strumenti processuali ma alcune cose lette in questi giorni mi spingono a intervenire per non alimentare la disinformazione in atto”