“Ho l’impressione che lo stato di salute dell’arte pubblica dipenda oggi da chi la mette al mondo”. Ha voce in capitolo Riccardo Benassi, artista 42enne autore dell’opera “Daily Desiderio Domestico”, una scultura digitale che da oggi campeggia sulla pensilina della fermata autobus “Centro Pecci” di at-autolinee toscane. “Vorrei che l’arte pubblica fosse dedicata soprattutto a chi vive i luoghi dove viene proposta”, ha spiegato Benassi. L’opera entra a far parte della collezione permanente del Centro Pecci grazie al sostegno di Autolinee Toscane e TT Tecnosistemi.
“Allievi della vita e prendiamo appunti invisibili”. Si sono ritrovati di fronte a questo messaggio gli avventori della pensilina della fermata “Centro Pecci” che questa mattina aspettavano i mezzi del trasporto pubblico. La frase appare su una scultura in alluminio con display Led: trasmette i messaggi che l’artista Riccardo Benassi scrive quotidianamente. E d’ora in poi sarà così per ogni giorno della sua vita. L’opera di arte pubblica è stata inaugurata stamane di fronte al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci: la scultura pubblica si chiama Daily Desiderio Domestico (DDD), realizzata in una versione outdoor specifica per la pensilina della fermata autobus di at-autolinee toscane.
L’artista cremonese, 42 anni, ha infatti attivato altre 13 di queste installazioni in tutta Italia. Tuttavia quella di Prato è la prima ad essere posizionata in uno spazio totalmente pubblico.
Nei messaggi, visibili per sole 24 ore, Benassi condivide riflessioni personali e osservazioni sul presente, restituendo una dimensione allo stesso tempo intima e collettiva. “Vorrei che l’arte pubblica fosse dedicata soprattutto a chi vive i luoghi dove viene proposta, non solo – come spesso accade – ai turisti”, ha spiegato Benassi. Grazie a un sistema di broadcasting remoto e autonomo, i messaggi testuali vengono trasmessi contemporaneamente, nelle diverse lingue, a questa costellazione di sculture, abitando in modo permanente spazi pubblici, musei, fondazioni e collezioni private.
Alla morte dell’artista, i messaggi ricominceranno da capo, uno al giorno, in loop. L’opera entra a far parte della collezione permanente del Centro Pecci grazie al sostegno di Autolinee Toscane e TT Tecnosistemi, che hanno dato vita a una partnership strategica tra cultura e impresa.