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Operaia morta sul lavoro: procura, manipolato orditoio ‘gemello’

assicurazione

Una foto tratta dal profilo Instagram di Luana D'Orazio +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Prossimi giorni stessa analisi a macchinario dove l’operaia Luana D’Orazio è morta

Il macchinario ‘gemello’ di quello in cui morì Luana D’Orazio aveva i sistemi di sicurezza manipolati. Lo si apprende da fonti della procura di Prato dopo un accertamento del suo consulente tecnico su un orditoio presente nella ditta uguale a quello in cui morì la 22enne.

Dopo l’incidente gli inquirenti sequestrarono due orditoi nella ditta – quello in cui Luana fu trascinata e un altro, di fronte – per fare una comparazione sui due macchinari. Ieri il consulente del pm ha iniziato l’accertamento dall’orditoio gemello trovando, appunto, le ‘sicurezze’ manipolate. Nei prossimi giorni sarà esaminato il macchinario dov’è morta Luana.

È terminata ieri, dopo circa sei ore, la perizia predisposta dagli investigatori della procura di Prato sull’orditoio dove il 3 maggio è morta Luana D’Orazio. L’esito delle verifiche arriverà entro sessanta giorni. I due indagati nell’indagine per omicidio colposo sono la titolare e il manutentore della ditta.

Ha raggiunto quota 120mila euro la raccolta fondi per il sostentamento del figlio di Luana D’Orazio, che continua sul sito del comune di Montemurlo. In accordo con il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e l’Amministrazione comunale di Pistoia hanno deciso di sostenere e promuovere la raccolta fondi attivata tramite il Comitato Montemurlo solidale. L’iban sul quale fare i versamenti è: IT11 U030 6937 9791 0000 0004 565 intestato al Comitato Montemurlo Solidale presso la Banca Intesa San Paolo – Filiale di Montemurlo via Scarpettini, la causale da indicare è ”Donazione per Luana”.

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