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Orlando prime riforme del nuovo governo: “Quella per un salario minimo ed una che affronti il tema della precarietà”

Orlando

Firenze, Andrea Orlando, ministro del Lavoro e candidato per il centrosinistra alla Camera, a margine del Festival nazionale dell’Economia civile tenutosi nel capoluogo toscano, ha detto che la prima riforma che il nuovo Governo dovrebbe fare per il lavoro “è quella per un salario minimo ed una che affronti il tema della precarietà”, ma se ci sarà un Governo di centrodestra ha aggiunto Orlando “sono sicuro che ciò non avverrà perché lo hanno detto”.

“Ieri Renzi ha detto ‘il PD dopo le elezioni si dividerà tra quelli che inseguiranno il Movimento Cinque Stelle e quelli che inseguiranno Macron, come noi’. – ha detto il ministro Orlando – Io gli ho detto ‘più che Macron mi sembra Melon’, perché sostanzialmente si stanno preparando a fare la ruota di scorta della destra, sperando che la destra non arrivi ad avere la maggioranza. Questo è il loro disegno, la loro ambizione. Io non voglio spiegare niente alla Meloni, voglio batterla. Questo è il punto fondamentale”.

Il rischio che in autunno si assista a un grande numero di licenziamenti si può arginare “parzialmente perché senza un Governo è tutto più difficile. È chiaro che se questa tempesta la si fosse affrontata con un Governo nella pienezza delle sue funzioni avremo avuto qualche strumento in più sia sul piano europeo, sia a livello nazionale”.

Per Orlando “quello che si poteva fare a livello nazionale penso sia stato fatto, nel senso che oggi con il nuovo decreto c’è stato un ulteriore intervento che sostiene famiglie e imprese. Naturalmente – ha aggiunto – c’è il rammarico di non aver potuto dare una risposta più compiuta come sarebbe necessario e mi auguro che dopo il voto ci siano le condizioni per rispondere immediatamente ad una situazione che ha ancora bisogno di interventi di sostegno e di guida, soprattutto coordinata con le scelte che si possono costruire a livello europeo”.

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