Lo afferma in un comunicato la redazione di Fuori Binario, il giornale dei senza dimora di Firenze, che si dice “sgomenta per la morte in piazza Tasso delle due persone che vivevano in strada”.
La redazione di Fuori Binario afferma anche di essere “molto preoccupata per gli eventuali esiti delle autopsie. L’auspicio è che per le due persone decedute in piazza Tasso si tratti di ‘morte naturale’, se è naturale morire di povertà e stenti in una società ricca ma carica di diseguaglianze come la nostra”.
“Ricorderemo le due vittime insieme agli abitanti del quartiere stasera alle 19 in piazza, sotto la nostra redazione – aggiunge Fuori binario -. Invitiamo tutta la città a partecipare affinché queste morti non siano vane. Abbiamo dato conto del fenomeno delle morti tra i senza dimora proprio nel numero di Fuori Binario diffuso in questi giorni, quello di aprile. Ne ha scritto Felice Simeone, attivo da oltre 20 anni nella nostra redazione, grazie ai dati della Federazione italiana organismi per le persone senza dimora”.
Ne emerge che solo “lo scorso anno in Italia sono stati 434 i senza dimora deceduti, 32 di essi in Toscana, e siamo già a 120 nel 2025. L’età media delle persone decedute è molto bassa, pari a 44,9 anni; l’aspettativa di vita è di fatto dimezzata rispetto a chi non vive questa condizione”.
Per Fuori Binario, come dimostrano tragicamente le due ultime morti in p.zza Tasso, “servirebbero più posti letto, più case popolari, più equità fiscale, più lavoro buono e fuori dalle logiche di sfruttamento, più sanità di facile accesso, un reddito di cittadinanza all’altezza: più ‘sicurezza sociale’ in sintesi. L”emergenza’ senza dimora non è un’emergenza. È semplicemente il frutto di scelte politiche che producono povertà e morte”.
Per il consigliere comunale di Sinistra progetto comune “piazza Tasso è scossa dalla notizia di due morti questa notte. Persone note per le criticità che stavano attraversando e che hanno concluso la loro esistenza in una zona particolarmente vissuta della città. Parteciperemo senza alcuna volontà di strumentalizzare e di mescolare l’aspetto più emotivo con quello istituzionale” alla “assemblea pubblica alle 19”.
Palagi ricorda che “nelle scorse settimane avevamo segnalato alla Giunta che ci risultavano alcuni problemi rispetto all’accoglienza invernale. Non ci sono abbastanza strumenti e risorse per far fronte ai bisogni. Anche il numero dei posti non è sufficiente rispetto alle domande a cui devono far fronte. L’assistenza deve accompagnarsi a prevenzione, altrimenti tutto il sistema finisce per scricchiolare”.